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Scontri con gli ultras del Napoli, cinque poliziotti feriti

Il Mattino: «Bastoni, sassi, bottiglie, petardi», poi i tafferugli con la polizia. Cinque agenti contusi, un ultras del Napoli denunciato a piede libero.

Scontri con gli ultras del Napoli, cinque poliziotti feriti
Corso Arnaldo Lucci

L’articolo de Il Mattino

Un assalto in piena regola, pianificato da tempo. Il Mattino racconta la vigilia violenta di Napoli-Verona, match da sempre caratterizzato da una fortissima rivalità tra le due tifoserie. I tifosi in arrivo dal Veneto sono stati “accolti” in città da gruppi organizzati nelle strade tra Piazza Garibaldi e Via Marina.

La descrizione di quanto avvenuto a Corso Arnaldo Lucci, sempre secondo il pezzo del Mattino: «In arrivo ci sono circa duecento tifosi veronesi in treno, le forze dell’ordine presidiano l’area con cento uomini, i blindati e l’elicottero che vigila. Improvvisamente arriva il gruppo di ultras che sbuca dal rione popolare “Casenuove”. Hanno bastoni, sassi, bottiglie, petardi,  si avvicinano al cordone di polizia e tentano di sfondare. Parte la carica delle forze dell’ordine, ci sono scontri. I cento tifosi più facinorosi non vogliono rinunciare e i respingimenti delle forze dell’ordine durano per circa venti minuti, tra gli sguardi impauriti dei turisti alla stazione e dei residenti dai palazzi che si affacciano sulla strada».

Il bilancio finale: cinque agenti di polizia contusi, un tifoso fermato e denunciato in stato di libertà per l’aggressione ai poliziotti. Non c’è molto altro, per fortuna. Se non le tre bombe carta di cui scrive La Gazzetta dello Sport, al San Paolo, e gli attacchi verbali tra le tifoserie. Tra cui la rivalità continua e continuerà. Anche perché, in pratica, questo attacco “risponde” a quello ordito dagli ultras dell’Hellas in occasione del match di andata al Bentegodi. Era il 19 agosto. E al raid al bar nel capoluogo veneto in occasione della seconda partita a Verona, Chievo-Napoli. Ne parlammo anche noi del Napolista (qui e qui).

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