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È questo il Sarri che ci piace, l’allenatore che carica le truppe

Forse il suo ottimismo è esagerato, ma non importa. Alla fine di Napoli-Fiorentina Sarri ha parlato per caricare i suoi, e ha fatto bene.

È questo il Sarri che ci piace, l’allenatore che carica le truppe

Un cambio di strategia

Sollevato, rinfrancato, confortato. Maurizio Sarri, nel suo postpartita, ha utilizzato questi termini. Più e più volte. Parole positive, di fiducia nel futuro. Le ha usate per parlare del suo Napoli, di una partita con la Fiorentina che poteva essere e non è stata. Eppure, lui ci vede il buono. Anzi, ci legge dentro una ripresa che il Napoli sta provando a costruire dopo un periodo negativo. Come ha detto anche in passato, lui utilizza i media per inviare messaggi ai suoi calciatori. E probabilmente negli spogliatoi ha visto qualche muso lungo di troppo. Fa bene Sarri a scuotere i suoi, a pensare positivo. È così che desideriamo il nostro allenatore, l’allenatore del Napoli. Rispetto al Sarri che ci aveva inquietato nei post-gara di Juventus e Feyenoord, è un cambio di direzione, è una strambata.

Lettura delle cose

Maurizio Sarri ha fatto un’analisi abbastanza realistica della situazione del Napoli. Lasciateci l’abbastanza, questo Napoli ha diritto a un periodo grigio, di smarrimento. La squadra azzurra, nella visione del suo allenatore, ha sofferto la sua condizione mentale nel primo tempo, per poi liberarsi nella ripresa e ricominciare a tessere la tela del suo gioco. Vero, almeno nelle cose che possono verificarsi. Nei secondi 45 minuti, si è visto un Napoli arrembante ma cerebrale, che ha costruito tre-quattro occasioni da gol pulite secondo il suo gioco. Sfruttando le sue qualità e i suoi codici, senza scomodare retoriche e dinamiche che non appartengono a questa squadra. Certo, poi abbiamo visto tutti anche un Napoli che ha arrancato e che è parso non trovare il bandolo della matassa.

“Il campionato è come la vita”

Se lui non rilascia dichiarazioni inaccettabili, come quelle su Higuain e Mertens, è d’obbligo riporre fiducia al lavoro che questo allenatore e questa squadra stanno facendo. Alle sensazioni di chi l’ha costruita. Al di là dei termini personali, anche le metafore (positive) di Sarri ci hanno colpito. Quella de Il campionato è come la vita, quella dei momenti difficili: parole che in questo momento servono per rinnovare il patto con una squadra che ha cominciato benissimo e che non ha ancora perso niente, se non qualche occasione sparsa in Serie A e una qualificazione Champions alla portata, ma non scontata.

Una frase che tra l’altra è da sempre in linea col pensiero Napolista. Da mesi diciamo che è dal modo di affrontare i periodi negativi che avremmo capito le ambizioni del Napoli. Un allenatore che vuole vincere, parla come Sarri oggi. Non scarica responsabilità a destra e a sinistra. Carica le truppe, persino con qualche forzatura in positivo che noi gli perdoniamo volentieri. E quando fa così, ha il pieno e incondizionato appoggio del Napolista.

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