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Higuain ha colto l’attimo, il piede di Koulibaly no

Se Cavani stava con noi, avremmo vinto 3-0. Una partita non può condizionare un intero campionato, ora testa alla Fiorentina.

Higuain ha colto l’attimo, il piede di Koulibaly no
Higuain e Koulibaly nell'azione del gol (Fubi)

Napoli – Juventus   0 – 1

Il “momento” è una dimensione temporale molto flessibile. Per il fine di questa rubrica è utile questo concetto. Un momento può durare pochi centesimi di secondo, così come può rappresentare un periodo più lungo di tempo.
Le partite, come ho già detto in passato, sono composte da tantissimi momenti. Alcuni momenti sono composti a loro volta da tanti momenti.
Il momento è un’unità temporale che tende al + e il – infinito, potremmo dire.
Non esiste un’unità elementare e inscindibile del momento. Così come non è possibile indicare un limite di grandezza di un momento.
Per il nostro Universo la vita di un essere umano rappresenta un’unità infinitesimale di un momento. Un uomo non riesce a considerare un’intera esistenza come un momento.

Tutta questa supercazzola Ranieristica per dire cosa?

Ieri, così come in tante altre partite bloccate, chiuse e in bilico alle quali abbiamo assistito quest’anno (Inter, Chievo e Udinese) e negli anni passati. Un momento è stato determinante. Un momento che però è divisibile in vari momenti.
Unità di tempo più grande: il Napoli è “sbilanciato” in avanti, in fase offensiva.
Da qui, a cascata, otteniamo una serie di momenti che ci portano, nel loro insieme, a influenzare l’andamento della partita:

– Su una giocata forzata di Insigne, Douglas Costa recupera palla e riparte in gran velocità dribblando due uomini.
– Dybala si invola nella zona centrale del campo, servito da Costa.
– Mario Rui fatica a rientrare sulla sinistra, restando indietro rispetto a Higuain.
– Koulibaly si fa attirare dal movimento centrale di Costa, lasciando completamente solo Higuain.
Higuain è lesto (gliel’abbiamo visto fare mille volte), stop orientato e tiro. Due tocchi. Koulibaly, nonostante un ultimo sforzo, si era accentrato troppo.

Unità di tempo più piccola: il piede di Koulibaly riesce solo a sfiorare il pallone. In ritardo di pochi centesimi di secondo.

La Juventus, ancora una volta, è riuscita a portare la partita nel suo campo (metaforicamente, ma anche letteralmente potremmo dire). Vantaggio immediato e difesa del risultato. La loro forza mentale gli concede di poter difendere anche il minimo vantaggio e così hanno fatto, ancora una volta.

Fortunatamente un campionato non è fatto di soli Napoli – Juventus e Juventus – Napoli. Una partita non può condizionare un campionato. Testa alla Fiorentina.

p.s. Se Cavani stava con noi avremmo vinto 3-0 semi-cit

Giovanni Fubi Guida
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