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Per Il Sole 24Ore, Milan-Inter è «Il derby dei debiti»: 660 milioni da restituire per i due club

Un bond da 300 milioni per l’Inter, da coprire entro il 2022; le difficoltà economiche del Milan, con i soldi da restituire entro ottobre al Fondo Elliott.

Per Il Sole 24Ore, Milan-Inter è «Il derby dei debiti»: 660 milioni da restituire per i due club

L’articolo del Sole 24Ore

Un bond da 300 milioni per l’Inter, più i 360 che il Milan deve al fondo Elliott. I calcoli sono veloci, ed è facile per Il Sole 24Ore definire la stracittadina di Milano – in programma stasera, per i quarti di Coppa Italia – come “Il Derby dei debiti”.

Oltre a un’amara oggettivazione narrativa della realtà, il quotidiano economico ricorda come le premesse iniziali fossero diverse, magari “sedotte” dagli investimenti di capitali freschi degli sceicchi di Psg e Manchester City. Niente da fare, invece: «Le continue strette del Governo di Pechino
sugli investimenti all’estero – l’ultima di alcuni giorni fa – hanno bloccato ogni velleità in questa direzione».

Differenze

Ovviamente, non tutti i cinesi sono uguali. Lo spiega, il Sole, quando parla delle discrepanze tra la proprietà nerazzurra e quella rossonera. Leggiamo: «Due debiti differenti, innanzitutto per la scadenza: quello dell’Inter, appena contratto, andrà rimborsato nel 2022. Il Milan invece si trova in una situazione da conto alla rovescia: in dieci mesi andranno liquidati 360 milioni ad Elliott. In particolare l’emissione dell’Inter, seguita dall’americana Goldman Sachs come bookrunner e dall’italiana Ubi Banca come co-manager oltre che dallo studio Latham Watkins, è il primo caso di vendita al mercato di un bond di un club calcistico europeo dopo quello che ha consentito al Manchester United di risolvere i problemi debitori nel 2010».

Sul debito e sul management sportivo dell’Inter: «L’offerta ha raccolto manifestazioni di interesse doppie rispetto alla richiesta, malgrado il rischio sulla stretta degli investimenti esteri dalla Cina. Tra i sottoscrittori ci sarebbero una trentina di fondi esteri ed italiani. Finora Suning è stata oculata negli investimenti: quelli per i calciatori sono stati pari in estate a 83 milioni con stipendi complessivi per circa 94 milioni. Il bilancio d’esercizio al 30 giugno si è chiuso ancora in rosso, seppur in diminuzione rispetto al 2016: con una perdita di 24 milioni di euro, in miglioramento di circa 35 milioni rispetto al 2016 (che si era chiuso, a livello consolidato, con un rosso di 59 milioni). Nel 2018 il gruppo cinese dovrà probabilmente ricomprare la quota del 30% ancora in mano all’indonesiano Erick Thohir.

Futuro in bilico

Diversa la situazione del Milan. Il 2018 sarà un anno decisivo per le sorti finanziarie del club rossonero. Che, entro ottobre, «dovrà restituire 305 milioni di euro al fondo americano Elliott (180 milioni dalla Rossoneri Sport e il resto dal Milan) a cui vanno aggiunti interessi attorno ai 60 milioni
da restituire in un’unica rata. Ma non è tutto: nel 2018 dovranno essere pagate le rate ulteriori per l’acquisto dei giocatori dell’ultima campagna acquisti (dove si è utilizzata una caparra da 50 milioni) e in più sul bilancio andrà a ripercuotersi l’aumento degli ingaggi. Gli stipendi del Milan, della rosa della prima squadra, saranno tra i 110 e i 120 milioni. Nel 2018 potrebbe essere richiesta una montagna di soldi, attorno ai 400 milioni di euro».

Ovviamente, non tutto è perduto. Secondo quanto scrive il Sole, ci sono speranze per una trattativa con il fondo Hps, ex divisione di Hoghbridge. La trattativa, però, non è così scontata. La partita è ancora lunga, e intanto scorre il calcio. Questa sera, Inter-Milan vale già un pezzo importante di stagione. Quindi, un pezzettino importante di futuro.

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