«Mia madre non ci ha mai fatto mangiare la zucca solo perché era il piatto preferito dai ferraresi»
La rivalità Bologna-Ferrara
“La Reggia è stata mummificata per troppo tempo”
Con un manager così entusiasta della vita, Davide Tizzano ha avuto gioco facile a rimettere Oxford e Cambridge a gareggiare nella fontana dei Delfini che è larga 30 e lunga 48 metri, misure ideali per uno sprint tra due barche. Lo aveva già fatto quindici anni addietro e anche allora fu un grande successo ma la burocrazia, che non ha il volto di Felicori, prese il sopravvento e l’idea venne riposta nel fondo di un cassetto.
«Quando Davide mi ha esposto il progetto ho risposto di sì in un millesimo di secondo. Il nostro è un museo popolare che è stato mummificato per troppo tempo e ora deve rivivere grazie ad iniziative come la Reggia Challenge e non solo, sì che ho voluto anche la scampagnata del lunedì in albis, è stata una grande festa e, al termine, i giardinieri hanno trovato i prati puliti come glieli avevamo dati confermando una antica convinzione: fuori casa sono i napoletani sanno essere i cittadini più disciplinati del mondo».
Più di duemila spettatori
Ed ora la festa del canottaggio. È stato un trionfo, più di duemila spettatori ad applaudire i campioni di Oxford battuti dagli eterni rivali di Cambridge, ma anche i vogatori di ieri e di oggi, i canottieri paralimpici e gli studenti che in questi giorni alla Reggia hanno svolto un corso di addestramento al canottaggio a bordo dei dragon boat che ospitano fino a venti allievi. Una kermesse che ha scaldato i cuori e fatto scorrere anche qualche lacrimuccia riascoltando la voce mitica di “bisteccone” Galeazzi, il cronista delle gesta dei fratelli Abbagnale e di Tizzano, che ha commentato le gare sciogliendo un inno all’iniziativa.