ilNapolista

Felicori, l’anti-burocrate che ha portato il canottaggio alla Reggia e ha tifato Napoli contro l’odiata Spal

«Mia madre non ci ha mai fatto mangiare la zucca solo perché era il piatto preferito dai ferraresi»

Felicori, l’anti-burocrate che ha portato il canottaggio alla Reggia e ha tifato Napoli contro l’odiata Spal
Mauro Felicori

La rivalità Bologna-Ferrara

Che tipo il direttore della Reggia Caserta. Mauro Felicori, l’uomo della rinascita del capolavoro vanvitelliano, è bolognese, ma ha fatto un tifo sfegatato per il Napoli perché odia, calcisticamente, la Spal. «Il dualismo Bologna-Ferrara – spiega – è roba da duello rusticano, pensi che mia mamma, santissima donna lontana mille miglia dal calcio, non ci ha fatto mai mangiare la zucca solo perché era il piatto preferito dei nostri rivali».

“La Reggia è stata mummificata per troppo tempo”

Con un manager così entusiasta della vita, Davide Tizzano ha avuto gioco facile a rimettere Oxford e Cambridge a gareggiare nella fontana dei Delfini che è larga 30 e lunga 48 metri, misure ideali per uno sprint tra due barche. Lo aveva già fatto quindici anni addietro e anche allora fu un grande successo ma la burocrazia, che non ha il volto di Felicori, prese il sopravvento e l’idea venne riposta nel fondo di un cassetto.

Felicori

Il canottaggio alla reggia di Caserta

«Quando Davide mi ha esposto il progetto ho risposto di sì in un millesimo di secondo. Il nostro è un museo popolare che è stato mummificato per troppo tempo e ora deve rivivere grazie ad iniziative come la Reggia Challenge e non solo, sì che ho voluto anche la scampagnata del lunedì in albis, è stata una grande festa e, al termine, i giardinieri hanno trovato i prati puliti come glieli avevamo dati confermando una antica convinzione: fuori casa sono i napoletani sanno essere i cittadini più disciplinati del mondo».

Più di duemila spettatori

Ed ora la festa del canottaggio. È stato un trionfo, più di duemila spettatori ad applaudire i campioni di Oxford battuti dagli eterni rivali di Cambridge, ma anche i vogatori di ieri e di oggi, i canottieri paralimpici e gli studenti che in questi giorni alla Reggia hanno svolto un corso di addestramento al canottaggio a bordo dei dragon boat che ospitano fino a venti allievi. Una kermesse che ha scaldato i cuori e fatto scorrere anche qualche lacrimuccia riascoltando la voce mitica di “bisteccone” Galeazzi, il cronista delle gesta dei fratelli Abbagnale  e di Tizzano, che ha commentato le gare sciogliendo un inno all’iniziativa.

«Basta con il canottaggio che è solo fatica e sudore, questi ragazzi oggi si sono divertiti da matti e lo stesso è successo a me quando ho fatto l’atleta. È questa la strada, percorriamola fino in fondo e il nostro sport vivrà un’altra stagione di gloria e di gioia». Giampiero non sapeva di aver fatto bingo. Il direttore della Reggia e il manager di Capodimonte sono già in parola – si dice così tra gentiluomini che concludono gli affari con una stretta di mano – per altri appuntamenti da vivere a Caserta e non solo. Dai contatti già bene avviati, infatti, possono sortire grandi sorprese, a partire da una scuola di formazione per gli sport nautici e da un circuito dei siti reali che sicuramente attirerebbe enorme interesse. Prima tappa Firenze; poi ritorno alla Reggia di Vanvitelli.
ilnapolista © riproduzione riservata