Cosa hanno fatto e cosa devono ancora fare sul mercato Juventus, Roma, Napoli, Inter e Milan: come per tutti i club europei, le trattative non sono finite.
Calma apparente
È una definizione cinematografica, che però identifica perfettamente il momento della Serie A sul mercato. Dopo un inizio in quarta, grazie soprattutto ai grandi colpi del Milan, da giorni le trattative e le ufficialità si inseguono senza toccarsi mai realmente. Il caso-Dalbert è emblematico: l’Inter ha portato avanti per molto tempo le negoziazioni, chiudendole solo ad agosto ormai inoltrato. Per 25 milioni di euro, una cifra importante per un ruolo ancora da coprire nello scacchiere di Spalletti.
Partiamo da qui ed esaminiamo cosa manca, alle big di Serie A, per essere davvero complete. Iniziando dal Napoli, che per noi è il discorso più facile. Dal punto di vista puramente numerico, la squadra di Sarri è completa in ogni reparto, due uomini per ogni slot in campo con sovrabbondanza per i ruoli di centrale difensivo (Tonelli come quinto) e centravanti (Pavoletti come terzo). Dal punto di vista qualitativo, sapete come la pensiamo: un portiere più affidabile come vice o co-titolare di Reina e un terzino destro sarebbero le priorità assolute, in modo da assicurare a Sarri una maggiore affidabilità rispetto alle scelte attuali (Rafal/Sepe e Maggio). In realtà, la narrazione del mercato ci spiega che Giuntoli e De Laurentiis sono alla ricerca di un esterno d’attacco, per “sostituire” Giaccherini. Vedremo.
Juventus e Roma
Le prime due della classe non sono ancora complete. I bianconeri, soprattutto, necessitano di almeno due rinforzi per aumentare la qualità a disposizione di Allegri. Se in attacco tutto sembra deciso e definitivo (al netto di Schick e Keita, di cui si parla sempre in chiave bianconera), all’appello mancherebbero un centrocampista centrale e un terzino destro. Il primo integrerebbe Pjanic, Khedira e Marchisio e punterebbe ad essere un upgrade di forza ed esperienza rispetto al giovane Bentancur; il secondo rappresenterebbe un’alternativa a De Sciglio, o magari un titolare che possa entrare in concorrenza con l’ex Milan e segnare l’addio di Lichtsteiner. Nelle idee di Paratici e Marotta, nel caso, anche un difensore centrale per sopportare meglio l’addio di Bonucci.
Per quanto riguarda i giallorossi, tutto fatto o quasi. Karsdorp e Kolarov hanno sistemato le corsie esterne, Gonalons offre la giusta alternativa a De Rossi e Defrel integra l’attacco. Manca solo il sostituto di Salah, e allora ecco perché Monchi sta insistendo per Mahrez oppure per Munir del Barcellona. Non ci sono altre criticità, l’unico reparto che sembra indebolito è la difesa (Rudiger al Chelsea). Se tutto dovesse rimanere così, si potrebbe pensare quindi alla famosa ala e a un centrale che possa integrare Manolas, Fazio e Moreno. Ma pare che la Juventus abbia messo gli occhi su Strootman e Manolas, e può offrire in cambio Cuadrado. Insomma, tra bianconeri e giallorossi siamo ancora in pieno work in progress.
Milan e Inter
Così come per Milan e Inter, anche se i rossoneri partono da una condizione decisamente diversa. Il mercato aggressivo di inizio estate ha portato a completare (o quasi) la squadra praticamente a metà luglio. L’ultimo annuncio ufficiale, quello di Bonucci, è del 15 luglio. Praticamente un mese fa. A Montella occorre solo un secondo attaccante oltre André Silva, dando per scontato l’addio di Bacca (non inserito nemmeno in lista Uefa). Il nome potrebbe oscillare tra Aubameyang (costosissimo) e Kalinic (più abbordabile). Per il resto, organico anche sovrabbondante in alcuni ruoli e potenzialmente perfetto per tutti i sistemi di gioco.
L’Inter è la squadra che si è mossa in maniera più circospetta, ma che al tempo stesso ha progressivamente colmato le sue lacune. Il terzino è arrivato (Dalbert), così come i due centrocampisti a integrare Gagliardini, Kondogbia, Brozovic e Joao Mario. Con Vecino e Borja Valero, è quasi scontato che assisteremo a una cessione. Inoltre, Skriniar rimpolpa ulteriormente una difesa priva di pedine di buon livello oltre Miranda e Murillo (quello della prima stagione, non il fantasma visto con de Boer e Pioli). Mancherebbe un esterno offensivo, oppure un uomo d’attacco a tutto tondo (Keita o Schick sono i nomi forti, insieme al promesso sposo Emre Mor). Nessun addio doloroso, solo la plusvalenza Banega.
Conclusioni
A ventitré giorni dalla chiusura delle trattative, solo il Milan e il Napoli sono numericamente completi tra tronco titolare e prime alternative. Il discorso sulla qualità è ovviamente soggettivo, la squadra di Sarri avrebbe bisogno – come scritto sopra – di due innesti per considerarsi definitiva, a quella di Montella ne basterebbe uno. Le altre cercano ancora di chiudere il discorso, mancano ancora pedine sparse e si nota sempre di più come la tendenza vada verso una conclusione sempre più “lunga” della sessione. Gran parte di questi dubbi e di queste trattative si trascineranno fino a fine agosto, secondo un’abitudine già consolidata.
Stiano tranquilli, i tifosi (del Napoli, di tutte le squadre): il mercato va a rilento, nessuno ha ancora finito la propria campagna. Neanche il Barcellona, neanche il Real Madrid, neanche il Manchester United. Oggi va così, altrimenti le liste si chiuderebbero prima.