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Quelle telecamere alla ricerca del disappunto di Mertens e l’amnesia del Napoli per il terzino destro

Al via la rubrica “A mente fredda”. Come reagiranno le tv alla comunicazione del Napoli fatta in casa? A Verona è andata in scena un primo assaggio

Quelle telecamere alla ricerca del disappunto di Mertens e l’amnesia del Napoli per il terzino destro
Hamsik e Hysaj, Napoli-Nizza (Photo Matteo Ciambelli)

“A mente fredda”

Quest’anno va in pensione la rubrica con la quale assegnavamo il premio “maglia sudata” al giocatore del Napoli che più si era distinto, di partita in partita, per impegno e agonismo.

Troppo prevedibili e scontati i movimenti dei singoli nel Napoli di Sarri. Troppo sincronismo, tale da rendere impercettibile la differenza che può fare lo stato di forma di un solo giocatore. Quando il Napoli funziona, tutti girano a mille. Quando non funziona è difficile dire dove si è inceppato il meccanismo.

Inauguriamo, invece, una nuova rubrica. Si chiama “A mente fredda” e sarà un commento alle prestazioni degli azzurri degli ultimi giorni. Lasciando sedimentare un po’ le emozioni, le gioie e le arrabbiature cercheremo, di volta in volta, di fare il punto sulla stagione del Napoli.

Finalmente Jorginho rigorista

La prima settimana ci è propizia. La stagione 2017/18 è iniziata con due partite in 4 giorni. Due vittorie, 5 gol fatti e 1 subito. Un espulso.
Il Napoli ha ricominciato esattamente da dove aveva concluso la scorsa stagione. De Laurentiis ha accontentato Sarri, riconfermando tutti i protagonisti del terzo posto, Sarri ha coerentemente proseguito nel suo lavoro, senza soluzione di continuità.
L’unica differenza con le ultime partite prima della pausa estiva è, ovviamente, lo stato di forma della squadra, per fortuna non ancora al top. Per il resto, tolta la novità di Jorginho rigorista (finalmente), l’approccio alla gara, gli schemi, i punti di forza e quelli di debolezza ci sono tutti ampiamente noti.

Il possesso palla

Nella gara con il Nizza, che è venuto al San Paolo senza alzare le barricate, tentando di giocare al calcio e mettendo in un paio di occasioni in pericolo la rete difesa da Pepe Reina, abbiamo tenuto palla meno del solito (solo il 51%) ma abbiamo prodotto un numero impressionante di occasioni da gol (il sito Uefa registra ben 59 attacchi pericolosi degli azzurri contro i 16 dei francesi). Il 2-0 finale, risultato che avrei sottoscritto prima del match, alla fine ci va un po’ stretto, soprattutto in considerazione degli ultimi minuti giocati in doppia superiorità numerica.
 
Anche nella trasferta a Verona non abbiamo brillato per possesso palla (stavolta 52%), ma fino a 15 minuti dal termine abbiamo letteralmente dominato. Nel finale due parate di Reina, che in molti si ostinano a vedere come uno dei problemi del Napoli, hanno impedito agli scaligeri di accorciare le distanze ed il rigore (dubbio) causato da Hysaj e realizzato da Pazzini non è bastato a mettere in discussione il risultato.

Il Var

A proposito di dubbi, in Serie A ha esordito il VAR, la moviola in tempo reale, alle quali l’arbitro può fare ricorso durante il gioco. La prima a farne le spese è stata la Juventus, che si è vista assegnare un rigore in un primo momento non concesso.
Sono da sempre favorevole all’utilizzo della tecnologia, dunque ben vengano gli arbitri che fanno quadratini immaginari con le dita e corrono a riguardare le azioni. Credo, tuttavia, che il VAR debba essere obbligatorio in tutte le occasioni (gol, rigori, espulsioni) che cambiano l’inerzia della partita. In occasione del 2-0 della Juve, ma anche sul primo gol del Napoli, l’arbitro ha deciso di non utilizzare il VAR, eppure seri dubbi c’erano in entrambi i casi. Non ha senso sottoporre il ricorso alla moviola alla discrezionalità del direttore di gara. Stiamo parlando, mediamente, di 5-6 occasioni a partita, tanto vale stabilirne l’obbligatorietà.

Mertens-Milik

Tornando al Napoli, la stagione è cominciata, dunque, con il piede giusto. La qualificazione alla fase a gironi della Champions, dopo il 2-0 dell’andata, è ben più che ipotizzabile e i primi tre punti del campionato sono stati messi nel carniere. Rimangono aperte un po’ di questioni.
La prima è il centravanti. Mertens e Milik sono andati entrambi a segno alla prima gara giocata da titolari. La scelta tra i due dipenderà, ovviamente, dalle condizioni atletiche e mentali in cui verseranno di volta in volta, tuttavia non si può non sottolineare che la squadra gioca diversamente a seconda di chi fa il centravanti. Personalmente ritengo più efficace Milik, che per le sue caratteristiche e la sua stazza riesce a dare più profondità agli attacchi ed aumenta considerevolmente il pericolo sui calci piazzati a nostro favore.
Ovviamente Mertens ha ampiamente dimostrato di saper interpretare il ruolo, continua a segnare e, cosa non da poco, in questo momento è sicuramente il più “arrabbiato” degli azzurri. Con tutta probabilità Sarri li alternerà per tutta la stagione, io spero che ogni tanto non rinunci a schierare Mertens a sinistra al posto di Insigne, dove Giaccherini non rappresenta una valida alternativa, specialmente come titolare.

Manca un terzino destro

Sul piano della rosa, l’altro problema è Hysaj. In questo momento non appare in forma (contro il Verona, al di là della dubbia espulsione, ha sofferto ed è stato spesso in ritardo), ma soprattutto non ha alternative, a meno di non voler credere che il 35enne Maggio possa rappresentare un’opzione per una squadra che punta al vertice della classifica.
Nelle scarse cronache del calciomercato avrei voluto leggere dell’interessamento del Napoli per un terzino destro, invece dell’ennesimo trequartista. De Laurentiis farebbe bene a pensarci, magari dopo aver messo al sicuro il bonus per la qualificazione alla Champions.

La nuova comunicazione del Napoli

Sul piano societario è interessante la svolta che il Napoli ha impresso alla sua comunicazione. Il Napolista ne ha parlato qui, registrando anche il probabile inasprimento dei rapporti con i media tradizionali. Mentre scrivo, su Instagram è in onda l’allenamento mattutino degli azzurri, le interviste ai calciatori e la conferenza stampa di Sarri saranno trasmesse sempre su Instagram e su Facebook. Mi sembra una mossa azzeccata, soprattutto in considerazione di alcuni mastodontici passi falsi fatti negli ultimi tempi (e a patto che il nostro logorroico Presidente non abusi dei nuovi canali).
 
Il pericolo verrà dalla reazione di Mediaset e Sky, che dovranno giocoforza parlare degli azzurri senza gli azzurri e che, molto probabilmente, saranno restii a citare quello che il Napoli deciderà di trasmettere sui suoi canali. Durante la partita con il Verona le telecamere di Sky hanno a lungo indugiato sul viso di Mertens seduto in panchina, con tutta probabilità alla ricerca di una smorfia o di un sussurro sul quale poter montare una polemicuccia. Il gol di Milik e l’imperturbabilità di Mertens non hanno lasciato spazio alla cosa, ma in futuro non sarà sempre così. Sarei molto curioso di conoscere l’opinione del nostro Italo Alloggi su questa questione.
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