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Il Milan insiste: Rodriguez, Biglia e il colpo in attacco. Ma il fair play finanziario?

Il Milan e il mercato: il terzino e il regista sembrano vicinissimi, si parla di Belotti e Aubameyang. Un pezzo di Ultimo Uomo alimenta i dubbi sul FPF.

Continuare il percorso

Avevamo già scritto del Milan, del suo mercato, otto giorni fa. C’era stato l’annuncio di Musacchio, si lavorava per Kessié, Montella aveva rinnovato il contratto e si parlava di Morata. Ecco, oggi lo rifacciamo. Ed è merito dei rossoneri, che hanno continuato questo tipo di percorso con Rodriguez e Biglia. Il terzino svizzero – si era parlato anche di Napoli, per lui – è atteso per le visite mediche, mentre sembra che per il centrocampista della Lazio sia solo questione di tempo. Anzi, sarebbe proprio il regista argentino a spingere per sbarcare a Milanello.

Una serie di investimenti importanti, così come raccontato anche da un pezzo di Ultimo Uomo. Che, però, manca di un ultimo grande acuto: il colpo in attacco. Secondo Marco D’Ottavi, autore del testo, il nuovo centravanti dei rossoneri potrebbe essere uno tra Aubameyang e Belotti, oppure – ridimensionando gli obiettivi – Simeone, Dzeko o Kalinic.

Capacità di spesa

I dubbi su un’esposizione finanziaria così importante sono segnalati, e trattati, nell’articolo. E una possibile manovra per “finanziare” tutte queste operazioni, quelle già concluse e quelle messe nel mirino, potrebbe essere la cessione di Donnarumma. Il portiere nativo di Castellammare di Stabia è l’unico calciatore dell’organico rossonero in gradi di generare un profitto in grado di sottendere a spese di questo tipo.

L’idea di cedere Donnarumma nasce da una considerazione abbastanza semplice, nella sua logica: «Non bisogna dimenticare, inoltre, che è stata la stessa dirigenza del Milan a rimanere cauta sulle cifre. Fassone, a margine del CdA che ha deliberato l’aumento di capitale di 120 milioni, ha specificato che quei soldi sarebbero serviti in parte per coprire le perdite stagionali (75 milioni) e solo il resto per il mercato. A conti fatti, quindi, rimarrebbero circa 45 milioni, probabilmente pochi per centrare gli obiettivi dichiarati da Fassone (cioè almeno due giocatori di primo livello e tre giovani dalle grandi potenzialità)». Se non attraverso una cessione importante.

Fair Play finanziario

L’altra faccia della medaglia riguarda il Fair Play finanziario. Il Milan parteciperà alla prossima Europa League, ed ha un accordo con la Uefa per rientrare nei parametri del Fair Play finanziario entro quattro stagioni. L’unico modo per riuscirci è cogliere l’accesso alla Champions League, eventualità possibile solo con un organico di buon livello. Spendere per poter rientrare, è questo il mantra della nuova (e misteriosa) dirigenza cinese. Che, però, potrebbe comunque vedersi bloccata nella realizzazione di questo piano rischioso. La possibilità che il Milan concluda tutti questi acquisti (quelli già ufficializzati più Rodriguez, Biglia e un uomo di peso in attacco) e mantenga Donnarumma senza l’intervento dell’Uefa è quantomeno fantasiosa. Per un club in perdita (l’ultimo bilancio è eloquente in questo senso, con 74,9 milioni di rosso consoidato), significherebbe violare apertamente i regolamenti.

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