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Lazio-Napoli, quattro precedenti (negativi) dimenticati: da Ruben Sosa a Floccari

Un pareggio del 1989 firmato da Neri, due sconfitte negli anni Novanta e l’1-1 di Floccari e Campagnaro, nel febbraio del 2013.

Lazio-Napoli, quattro precedenti (negativi) dimenticati: da Ruben Sosa a Floccari

Compilation di precedenti

Lazio-Napoli è una classica vera. Soprattutto nell’ultimo trentennio, con i capitolini sempre in Serie A, si sono moltiplicate le possibilità di scontro. Dal rientro del Napoli in pianta stabile nella massima serie, anno 2007, l’Olimpico biancoceleste è stato prima tabù e poi stadio portafortuna. Ripercorriamo, anche grazie a Youtube, alcuni incroci del passato tra capitolini e partenopei. Abbiamo scelto quattro partite senza vittorie azzurre. Per scaramanzia, si capisce

Lazio-Napoli 1-1, 19/3/1989

Napoli in maglia rossa, la Lazio indossa quello che oggi si chiamerebbe home kit ed è tornata in Serie A da pochissimi mesi. In panchina ci sono Giuseppe Materazzi e Ottavio Bianchi, il match in campo non è di quelli memorabili. Nel Napoli segna un giovanissimo Maurizio Neri, che in pratica sostituisce Maradona pur non indossando la numero dieci. Bello il gol, una girata in area dopo controllo volante. Per la Lazio, pareggio di un altro giovane di belle speranze: Ruben Sosa. L’uruguaiano sfrutta al meglio un servizio centrale dell’ex napoletano Muro e batte Giuliani in diagonale.

Lazio-Napoli 4-3, 30/5/1993

Sette gol, di cui tre su calci piazzati e quattro di testa. I rapporti di forza stanno cambiando, la Lazio (ora di Cragnotti) è club che pensa in grande mentre il Napoli deve accontentarsi di una nuova dimensione di mediocrità. Con questa partita, la squadra di Zoff (delfino di Cragnotti, sarà prima allenatore e poi presidente negli anni di Zeman) centra la qualificazione europea e certifica una nuova grandezza. La giostra del gol dice 2-1 già all’11esimo, doppietta di Riedle e gol di Zola. Segneranno, poi, anche Signori, Francini, Winter e di nuovo Zola. Il risultato finale non cambia la sostanza della stagione negativa del Napoli, salvo dopo un inizio a dir poco titubante.

Lazio-Napoli 3-2, 15/5/1997

Montefusco e Zoff, ex compagni, si sfidano in un match ricco di gol e di emozioni.  Ayala porta in vantaggio il Napoli, Casiraghi pareggia subito e poi Fuser fa 2-1 che siamo ancora al primo tempo. Sarà ancora Diego Fuser a fissare il punteggio sul 3-2 finale, non prima però di aver assistito a un gol comico di Beto, il numero dieci brasiliano del Napoli. Lancio in profondità, tenta il tiro di controbalzo ma manca il pallone. Ne viene fuori una specie di pallonetto che supera Marchegiani, a porta sguarnita, diremmo alla Inzaghi, il fantasista di colore fa 2-2. Fuser renderà effimera quest’illusione, il Napoli si salverà e poi butterà via a Vicenza la Coppa Italia. La Lazio, affidata di nuovo a Zoff dopo l’interregno Zeman, chiuderà il campionato al quarto posto e chiamerà Eriksson in panchina. Sta iniziando la grande epopea dei biancocelesti, sta iniziando il baratro del Napoli.

Lazio-Napoli 1-1, 9/2/2013

Una gran bella partita, seconda e terza forza del campionato (alle spalle della Juve) che se le danno di santa ragione. Pali, traverse, grandi occasioni rubate e costruite. I gol arrivano grazie a Floccari, spauracchio per il Napoli, e a Hugo Campagnaro. Splendida la girata al volo con cui il difensore argentino corona la ricerca del pareggio da parte della squadra di Mazzarri, che coglie due legni con Cavani e Inler. Alla fine, l’1-1 è un risultato giusto che non accontenta nessuno. Da quel giorno, Napoli sempre vincente nelle sue trasferte di campionato nell’Olimpico biancoceleste.

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