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I cinque gesti tecnici di Lazio-Napoli: Insigne e Napoli show all’Olimpico

Il match di ieri sera in pillole: il secondo e il terzo gol del Napoli, la splendida azione non chiusa da Callejon. E Hoedt che chiude su Mertens.

I cinque gesti tecnici di Lazio-Napoli: Insigne e Napoli show all’Olimpico

Con tre passaggi in porta (o quasi)

L’impressione, a inizio gara, era che il Napoli fosse un po’ compassato e che il giro palla sottoritmo difficilmente avrebbe creato qualche problema alla difesa della Lazio. La soluzione è stata trovata in accelerazioni improvvise e abbaglianti, come questa ad inizio ripresa: Hamsik tocca per Insigne, poi si butta nello spazio ricevendo di nuovo e squarciando letteralmente la retroguardia biancoceleste: l’assist, altrettanto al laser, non arriva a Callejon, come quello del primo tempo, solo per una deviazione.

Il primo gol di Insigne

Un azione apparentemente un po’ casuale, ma in realtà dall’alto coefficiente di difficoltà. Allan vede bene lo spazio per Insigne alle spalle di Basta, pur alzando un po’ troppo la palla. Insigne però legge ancora meglio il tempo dell’inserimento, capendo prima di tutti dove cadrà il pallone, riuscendo ad anticipare Strakosha sul rimbalzo e accomodandola in porta addirittura con la suola. Qualcosa che può riuscire solo a chi ha una sensibilità nei piedi fuori dal normale.

 

Il dribbling di Keita e il salvataggio di Insigne

Napoli in controllo totale del match, fin quando non entra Keita, che coi suoi numeri riesce a metterci in crisi. Hysaj in questo caso viene mandato letteralmente al bar, il senegalese è poi altruista nel mettere in mezzo. Dove ci salvano prima la ciabattata di Lukaku e poi il sacrificio estremo sulla linea di Lorenzo Insigne, che non si sa come dalla posizione di esterno alto era retrocesso fin lì. A riprova della dimensione totale e della maturità acquisite da quello che possiamo ormai considerare un campione.

 

La chiusura di Hoedt

L’olandese fa molto meglio di Bastos, che nel primo tempo regala disastri assortiti, e non si capisce come mai Inzaghi avesse scelto diversamente all’inizio. Crescere a fianco di de Vrij evidentemente gli fa bene e nel finale di partita regala un pezzo di bravura tenendo l’uno contro uno con Mertens, mica l’ultimo arrivato, e togliendogli la palla di sinistro, in controtempo, quando sembrava tutto pronto per la rete numero 21 in campionato del belga.

 

Il terzo gol

Apertura panoramica di Milik; sponda millimetrica di Zielinski; destro chirurgico a pelo d’erba e a fil di palo di Insigne. Pensiamo non serva aggiungere altro.

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