L’intervista del presidente federale a Radio Anch’io: «Non mi si possono mettere in bocca antagonismi tra squadre del Nord e squadre del Sud».
L’intervista a Radio Anch’io
Carlo Tavecchio parla di tutto. Il presidente della Federcalcio, intervistato da Radio Anch’io, fa il punto sulla situazione del calcio italiano. E tocca tutti i temi caldi del momento, dal Boxing Day fino alla riduzione delle squadre in Serie A. Proprio questa ipotesi, per il numero uno del calcio italiano, è «un’utopia». La necessità è quella di «lavorare sui campionati minori, anche perché chi dice alle squadre della colonna di destra in classifica che stiamo tagliando due club? Finché alla Serie A non entrerà in testa che la complementarietà con le altre due leghe può essere importante, il problema sarà arduo».
Gli investimenti dei cinesi: «Se la provenienza è lecita e l’interesse è trovare sbocchi in Europa, credo che la scelta del campionato italiano debba essere accettata con serenità».
Il calcio a Natale: «Le feste comandate sono Natale, Capodanno e l’Epifania. In questi giorni, secondo me, non si dovrebbe giocare. Tutto il resto è disponibile, fattibile, non vedo perché non si possa giocare il 26 o il 24. Il tabù è quello per il giorno di Natale, se si intendono le feste natalizie per me va bene. Siamo in tempo per progetti futuri.
Perin, le milanesi, Napoli e Roma
Tavecchio ha anche voluto inviare il suo messaggio di solidarietà a Perin: «Voglio fare gli auguri di vero cuore a Perin. È stato un portiere importante per l’Italia fin dall’inizio della sua carriera». L’ultima battuta fa riferimento a una dichiarazione precedente, quella sulla mancanza delle milanesi ai piani alti della classifica.
Tavecchio precisa: «Non ho mai detto che Inter e Milan servono al campionato di più di Roma e Napoli. Ho detto che si sente la mancanza delle milanesi, non mi si possono mettere in bocca antagonismi tra squadre del nord e del sud. E pensare, e non l’ho mai detto, che Napoli è la città cui sono più affezionato di tutte».