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Gli “scarti” Albiol e Callejon, il “nemico” Reina: ex e spagnoli contro il Real Madrid

Raul e José Maria hanno vissuto esperienze importanti al Bernabeu, difficile immaginare un calciatore più lontano dal Real di Pepe Reina.

Gli “scarti” Albiol e Callejon, il “nemico” Reina: ex e spagnoli contro il Real Madrid

Raul e José Maria

118, 77, 2, 20. Quattro cifre per due calciatori, ovvero la descrizione in brevissimo delle esperienze al Real Madrid di Albiol e Callejon. Sì, proprio i calciatori che a febbraio, agli ottavi di Champions, incontreranno il proprio passato. Proprio quei calciatori su cui si è espresso Butragueno («sarà bello incontrarli di nuovo») e su cui alcuni giornali spagnoli hanno ricamato, sottolineando il fatto che due colonne del Napoli siano due «scarti del Madrid».

Ovviamente, i numeri con cui abbiamo aperto il pezzo sono quelle di presenze e gol, prima Albiol e poi Callejon in alternanza. Lo capisci da quel due, che rappresenta le reti del difensore spagnolo con la camiseta blanca. Giusto due, realizzate nella Champions 2009/2010 e nella Liga 2012/2013. Curiosamente, la prima e l’ultima stagione della sua avventura al Bernabeu.

Albiol

Per capire un po’ di più di questa militanza, parliamo sempre di Albiol, una veloce ricerca in rete. Pellegrini e Mourinho, i due tecnici delle quattro stagioni a Madrid, lo schierano in due posizioni. Difensore centrale oppure mediano, quasi a voler confermare anche con una dimensione posizionale le grandi doti dell’ex Valencia nella costruzione del gioco. Poi, basta scorrere l’albo d’oro: la Liga del 2012, la Copa del Rey del 2011 e tre semifinali di Champions consecutive, dal 2011 al 2013. Tutte perse, ricorderete. In sequenza: Barcellona, Bayern Monaco (la più dolorosa, ai rigori) e Borussia Dortmund. L’ultima Champions è il racconto di un rapporto oramai spentosi con il Real. Due sole presenze, 10′ in campo. In Liga, situazione simile in proporzione: 14 partite da titolare, qualche comparsata anche da terzino destro. Insomma, un ciclo finito. E una nuova opportunità a Napoli.

Callejon

Insieme al compagno Callejon, che con Mourinho ha un rapporto particolare. Se avesse potuto, lo Special One non avrebbe mai rinunciato a José Maria. Lo testimoniano le presenze della stagione 2011/2012, quella del titolo nazionale. In una squadra che può contare su Cristiano Ronaldo, Benzema, Ozil, Kakà e Higuain, solo per limitarci ai nomi forti, Callejon mette insieme 36 presenze stagionali. Ovviamente, parliamo di una quota raggiunta sommando tutte le competizioni, senza considerare il minutaggio. Ma è già tanto, anzi tantissimo, con la rosa di nomi che abbiamo proposto sopra come concorrenza. L’Europa si accorge di lui durante quella Champions: Callejon segna 5 gol in 336 minuti di gioco, praticamente uno ogni 60′. Due doppiette, contro Dinamo Zagabria e Ajax, e un gol nei quarti contro l’Apoel. Nell’ultima stagione prima del Napoli, le presenze sono addirittura 39. Poi verranno Ancelotti e Benitez, un trasferimento di cui ci gioviamo ancora oggi.

Significati

L’abbiamo visto, sottolineato: non è che parliamo proprio di scarti. Entrambi hanno ricoperto un ruolo importante nelle loro stagioni a Madrid, hanno significato qualcosa. Albiol, per esempio, è stato l’esempio classico di calciatore giovane spagnolo ingaggiato per crescere in un grande club. Tante promesse durante la sua prima parte di carriera a Valencia, molte mantenute. Poi, a Madrid, un impatto importante ma non decisivo alla Sergio Ramos, per intenderci. Callejon, come avrete intuito, ha rappresentato invece la rivincita della classe operaia contro lo strapotere dei campioni. La vittoria, anche solo momentanea, dei gregari e delle necessità dell’allenatore. Anche quello della grande squadra, che comunque sogna e cerca e insegue l’equilibrio.

Pepe, l’anti-Real

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A febbraio, dunque, José Raul e José Maria torneranno a casa. Ci sarà un altro spagnolo a fargli compagnia, Pepe Reina. Uno che è sempre stato abbastanza lontano dal Real Madrid. La formazione alla Masia, il passaggio al Villarreal e poi Liverpool e Bayern Monaco, le due esperienze in Mittleuropa attorno all’avventura napoletana. Ma anche l’influenza familiare, quella di papà Miguel, portiere pure lui nel Barcellona e nell’Atletico Madrid. Difficile trovare due club più ostili alla Casa Blanca.

La curiosità è che il portiere azzurro è anche l’unico calciatore dell’organico azzurro, ex a parte, ad aver sfidato il Real Madrid lungo il corso della carriera. Nove precedenti per lui contro il Real, e il bilancio è leggermente negativo nei numeri: 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. Con 9 gol subiti e 3 clean sheet.

Il precedente che vogliamo ricordare, però, è quello della Champions League 2008/2009. Liverpool-Real Madrid, doppio confronto. Uno a zero a Madrid all’andata, quattro a zero nella Mersey al ritorno. Erano gli ottavi di finale. Incoraggiante, no?

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