Le rivelazioni della moglie/agente di Icardi a Sportweek ci dicono che Maurito è stato realmente corteggiato dal Napoli e che il Pipita non è stata la prima scelta della Juve.
Ha rappresentato il nostro sogno (sportivo, si capisce) per un’estate, qui al Napolista era diventata una specie di idolo. Wanda Nara, a distanza di qualche mese dall’abboccamento con il Napoli, vuota il sacco e racconta tutta quella vicenda. Lo fa parlando non solo del marito/assistito, è difficile districarsi quando il tuo ruolo è un singolare neologismo donna/agente, ma anche di alcuni retroscena di mercato riguardanti il Napoli in senso più ampio.
Questa la nostra trascrizione dell’intervista che la Nara ha rilasciato a Sportweek, settimanale della Gazzetta domani in edicola: «Io non ho mai detto che Mauro voleva andare via, ho sempre ribadito, invece, che Mauro aveva tutta l’intenzione di restare a Milano, esattamente come me. Noi siamo in tanti, avremmo dovuto muoverci tutti e quindi è normale che uno spostamento del genere avremmo preferito evitarlo. Dopotutto, io sono pure incinta, i miei bambini più grandi sono bene inseriti a scuola. Detto questo, non si è trattato di una questione economica: l’offerta di De Laurentiis per Icardi era di quelle importanti, meritava rispetto, non so a quanti soldi abbiamo rinunciato pur di rimanere all’Inter. È solo che Mauro ha l’ispirazione di diventare un Totti nerazzurro, una bandiera. La Juventus? Tutto vero, ha provato a prendere Mauro fino alla mezzanotte del giorno in cui ha poi concluso con Higuain. Entrambe le squadre hanno provato ad aquistarlo indipendentemente dal prezzo».
Emergono due fatti che sono due notizie: la prima è che il Napoli ha davvero provato a prendere Icardi, ma ha fallito laddove è andata male anche alla Juventus. Che, a sua volta, non aveva Higuain in cima alla sua lista delle preferenze. Poi, come dire: si è adattata, alle contingenze dell’Inter e della clausola. Accontentata no, ci pare effettivamente troppo.
Ovviamente, però, l’ex modella argentina parla anche del suo nuovo lavoro, del ruolo di agente, E di come abbia gestito la situazione con l’Inter per due anni di fila, dall’alto di una posizione di “agente influente” che si è costruita negli anni: «Come fatto già l’anno scorso, ho deciso io le condizioni per il rinnovo con l’Inter. Abbiamo firmato per cinque anni, la durata massima, con uno stipendio molto alto e una clausola rescissoria da 110 milioni di euro. E poi, c’è la mia commissione a carico dell’Inter, mio marito non mi deve niente. Diciamo che sono rispettata come Raiola, nel calcio italiano, svolgo da anni il ruolo di agente anche se mi sono iscritta solo ultimamente all’albo professionale».
Il rapporto con il marito/assistito: «Per il momento, la carriera di Mauro merita l’esclusività del mio lavoro. Anche altri calciatori hanno chiesto di essere rappresentati da me, ma per il momento io mi concentro sul lavoro di Mauro, che è uno dei profili più importanti della Serie A. Geloso lui? No, è molto sicuro. Ci sono stati degli incontri in cui ero l’unica donna in mezzo a dieci uomini. In ogni caso, lavorare da donna in questo mondo è molto difficile, perché si tratta di un ambiente maschilista, dove anche noi donne ci squalifichiamo a vicenda se si parla di calcio. Mi ha sempre dato fastidio sentire una donna parlare di calcio».
I retroscena del rapporto con l’Inter, soprattutto in relazione ai diritti d’immagine: «Ho fatto in modo che Mauro allungasse il contratto e guadagnasse più soldi, oltre a dargli la più grande clausola di Italia. L’anno scorso ho venduto all’Inter il 50 per cento dei suoi diritti d’immagine; l’altro 50 per cento è il nostro. Poi lavoriamo insieme. E il club in tutto ciò che facciamo mi permette di portare sponsor alla società. Così ha scritto il libro che presenteremo lunedì: “Mauro Icardi, Sempre Avanti: la mia storia segreta”. Juventus, Real Madrid, PSG, Napoli, Atletico Madrid, ho incontrato tutti questi club che volevano Mauro».
Il resto dell’intervista è sul racconto di Wanda come moglie, madre e agente, su trattative chiuse all’una del mattino, sul rinnovo (che diventerà ufficiale domani, ndr) e sul fatto che all’agente di Icardi non piaccia sentirsi dire no, perché è una «che va sempre avanti e riesce a ottenere quello che vuole, anche cose che sembrano impossibili all’inizio della trattativa». Insomma, una bella autocelebrazione come procuratrice senza scrupoli e il racconto di un’estate turbolenta. Una bella intervista.