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Il Napoli ha tutto per divertire e divertirsi

Sarri ha scoperto il turnover e ha ammorbidito le sue frasi. Nessuno gli chiede la luna, ma il Napoli ha una rosa competitiva e lui lo sa.

Il Napoli ha tutto per divertire e divertirsi
L’esultanza del Napoli a Palermo (foto Cuomo - sito ufficiale Napoli)

Il Napoli vince la seconda partita consecutiva, si porta a 7 punti in classifica ed è giusto ricordare che sul 2-2 a Pescara ci è stato sottratto un rigore già assegnato per fallo su Zielinski in area. Rocchi, sbagliando, convinse l’arbitro Giacomelli a tornare sui suoi passi (ieri la premiata coppia ha regalato un rigore alla Roma al novantesimo). Il Napoli ha vinto con merito a Palermo 3-0, ha chiuso la partita in cinque minuti nel secondo tempo e l’ha sigillata dopo altri dieci. Il Palermo, che ha giocato un primo tempo esclusivamente difensivo sia pure di ottima intensità, è crollato. Il Napoli ha segnato nove reti in tre gare, ha in Callejon il capocannoniere del campionato (sia pure in condominio con Belotti e Kessié) con quattro reti, e per la prima volta non ha subito gol. In realtà, di fatto, non ha subito nemmeno tiri in porta.

Nel racconto mediatico, il 3-1 della Juventus a un arrendevole Sassuolo è stato lunare; il 3-0 del Napoli quasi sofferto. Ma, attenzione, è uno storytelling che potrebbe tornare utile. Higuain ha segnato una doppietta. Ne scriviamo perché qui la ferita è ancora aperta. Non solo per i tifosi. Ieri sera, nel post-partita, per la prima volta finalmente Maurizio Sarri non ha citato Higuain. A proposito, il Napoli è evidentemente tornato sui suoi passi e ha abbandonato quella ridicola decisione di non parlare in occasione delle partite serali fuori casa.

Sarri e Higuain, dicevamo. Sarri è stato il protagonista di questo fine settimana. In realtà, le sue dichiarazioni a Mediaset Premium hanno finalmente portato a galla una divergenza più o meno sotterranea con De Laurentiis. Divergenza che era più che evidente, e che il tweet dell’annuncio di Rog aveva contribuito a rendere manifesta. De Laurentiis è convinto di avere messo a disposizione una rosa ampia e competitiva a Sarri e ora si aspetta un lavoro adeguato su tutti gli uomini. Ci siamo espressi sul punto. Sarri è l’allenatore del Napoli e non può guidare l’opposizione interna, dev’essere il condottiero della squadra non il megafono dei lamentosi. E deve dimenticare Gonzalo Higuain. È il passato per lui, per noi, per il Napoli. Nelle dichiarazioni post-partita di Palermo, Sarri ha chiarito il concetto, non è tornato sui suoi passi però lo ha espresso in maniera diversa. Si è detto certo che il Napoli potrà diventare una squadra forte. Insomma, le sue parole non sono state gradite in società e il messaggio è arrivato all’allenatore.

Detto questo, a Palermo Sarri ha messo in campo un bel Napoli. Ha ragione quando dice che la partita è stata vinta col ritmo del primo tempo. Ha mostrato anche di saper tornare sui suoi passi. Il turnover lo ha praticato. Abbiamo rivisto in campo Maggio (incredibilmente bistrattato da alcuni tifosi), ha puntato su Insigne che lo ha ripagato con un’ottima prestazione e si è fidato di Zielinski sicuramente il più in forma dei nuovi acquisti. Il polacco è stato decisivo in due partite su tre e in realtà lo sarebbe stato anche a Pescara se Giacomelli non avesse ritirato il rigore assegnato. Ieri si è reso protagonista di un bel lancio per Ghoulam sul primo gol e del “solito’ strappo per Callejon sul terzo. Un gran bell’acquisto, un giocatore che effettivamente si sposa bene con le idee di Klopp che lo aveva scelto per il suo Liverpool. E poi tutti gli altri, in testa Hamsik che ha segnato l’82esimo gol in serie A. Incredibile.

Il Napoli ha una rosa ampia, è il valore in più di questa stagione. È la lacuna che è stata colmata con un calciomercato che è costato più di cento milioni di euro. Il Napoli ha dimostrato di avere personalità. Perché in ogni caso non era facile partire col piede giusto dopo un’estate così tormentata. E invece lo ha fatto. E può guardare al tour de force di impegni con la consapevolezza di potersela giocare. In campionato come in Champions. Dove martedì si esordisce contro la Dynamo Kiev. Dovrebbero tornare Allan e Mertens e potrebbe essere schierato Gabbiadini al centro dell’attacco. Per ora, e su questo Sarri non ha torto, Diawara, Maksimovic, Tonelli e Giaccherini sono un passo indietro. Rog, calciatore interessante, deve più che altro adattarsi al nostro tipo di calcio e anche alla nostra lingua. Ma ha giocato i preliminari di Champions, la preparazione – al contrario degli altri – l’ha sostenuta. E presto potrebbe rivelarsi un’altra felice mossa del mercato.

Nessuno ha il diritto di chiedere la luna a Sarri. Come gli ha ricordato Del Piero l’altra sera, quest’anno – senza Higuain – ci sono meno pressioni per lui. Il Napoli deve giocare e crescere. Un allenatore come lui è l’ideale per svolgere questo lavoro. Il Napoli deve giocare col sorriso sulle labbra e avere la sfrontatezza di chi sa di essere forte ma non ha l’obbligo di vincere. Gli elementi per divertirsi ci sono tutti.

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