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Quei cattivoni che preferiscono il Liverpool e l’Atletico al Napoli

Quei cattivoni che preferiscono il Liverpool e l’Atletico al Napoli
Aurelio De Laurentiis (Ciambelli)

Non ci si può distrarre un attimo che ti perdi il dibattito. Che a Napoli, si sa, prende sempre percorsi alternativi. Anche se il filone è sempre lo stesso: calciomercato che cerchi, papponismo che trovi. Confesso che mi ero distratto e mi batto il petto. Eppure il buon Trapani aveva cercato di mettermi sull’attenti. Ho ripreso conoscenza e ho capito. Napoli è sotto shock perché c’è qualche calciatore che preferisce l’Atletico Madrid e il Liverpool a noi. A noi????? Ma sono pazzi. Com’è possibile che un calciatore possa preferire di indossare la maglia della squadra che ha giocato due finale di Champions in tre anni? Chi è questo folle? Per non parlare poi di Zielinski – dovete sapere che a Napoli la qualità di un calciatore è inversamente proporzionale all’onomatopea del suo cognome, per cui Fusco ed Esposito saranno certamente più bravi di Zielinski o Kaka – che addirittura preferirebbe il Liverpool, che ha giocato e perso la finale di una coppetta chiamata Europa League. O che magari, fonte Guardian, segue il calciatore da diversi mesi, a dispetto di una credenza propria del tifoso azzurro secondo cui il calciomercato globale sia esclusivamente napolicentrico. Ebbene, Zielinski si permette di preferire i Reds di Klopp alla squadra di Sarri. Che quest’anno ha giocato il miglior calcio della galassia. Ma che dico, dell’universo.

Bisogna trovare una spiegazione e la spiegazione c’è. Il papp non caccia i soldi. Perché se non siamo capaci di acquistare Vrsaljko (ricordarsi sempre il valore dell’onomatopea) e Zielinski, vuol dire che non siamo nessuno, che il papp non ha messo sul tavolo un’adeguata contropartita. Perché il papp (alias Aurelio De Laurentiis) specula sulla nostra passione, siamo sei milioni, le sfogliatelle, il mare, ’o putipù e tutto il resto appresso.

Perché noi siamo in Champions League, che ora per i napoletani sembra essere una sorta di matta a sette e mezzo, ci sono persone convinte di poter viaggiare senza documento d’identità perché siamo in Champions League.

A questo punto, però, il gallo napolista coglie una contraddizione nella tifoseria anti-papp. Perché tra le tante dichiarazioni rilasciate dal nostro presidente Aurelio De Laurentis, ve n’è una cui tutti hanno creduto – anche i suoi più strenui detrattori – e cioè che a Napoli certi calciatori, anche Higuain, hanno scelto la maglia azzurra per il fascino della città, per il caffè, la pizza eccetera eccetera, mica perché avevamo in panchina un allenatore sovrappeso… E lo stesso dicasi per Reina, Callejon, Koulibaly, Albiol.

E allora, mi domando, perché questo timore? Noi siamo Napoli, il pubblico più caloroso del mondo, i sei milioni di tifosi (certificato Eurostat), la passione allo stato puro (s’odono i mandolini in sottofondo), vedrete, qualcosa succederà. 

Nel frattempo, vorremmo anche soavemente aprirvi gli occhi su quel che sta accadendo agli altri. La Roma vende Pjanic alla Juventus, Thohir è già scappato dal calcio italiano, la stessa Juventus chissà perché ha preso Pjanic (e Dani Alves, ma forse), la Lazio non ha l’allenatore, del Milan si sa poco, forse riconferma Brocchi. Ma noi, ’o Napule, meritiamo sempre di più. Del resto, secoli di assistenzialismo lasciano il segno. Anzi, segnano per sempre.

Come? Ho dimenticato Lapadula? Quello che se viene “ma chi abbiamo preso” e che se non viene “ci ha rifiutati persino Lapadula”? Giusto, meritava una menzione.

L’ultimo dato lo riservei alla Nazionale. Oh, ma sta Juventus ha una difesa niente male. Strano eh?

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