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Per il piccolo tifoso del Napoli di Reggio Emilia il futuro è “il dio delle piccole cose”

Per il piccolo tifoso del Napoli di Reggio Emilia il futuro è “il dio delle piccole cose”

Speriamo che se la cavano quei bambini che hanno risposto alle domande dei loro professori sul modo in cui immaginano /desiderano che sarà il 2016 (“La lettura”, 20 dicembre 2015).

Uno di questi della seconda elementare della scuola “Calvino” di Reggio Emilia, maestro Giuseppe Caliceti ha risposto così: “Secondo me, se il Napoli vincerà lo scudetto, sarà un anno bellissimo perché io e mio papà e mia mamma, anche se abitiamo qui, siamo di Napoli e tifiamo Napoli”. È bravo e coinvolgente questo bambino che ignora che nell’Emilia, nella quale vive, il Napoli ha lasciato sui campi di calcio tutti i punti che ora lo vedrebbero primissimo in classifica.

È tipico della generosità  dei napoletani. Soprattutto di quelli che emigrati fuori regione guardano con speranza ad un futuro migliore e per i quali, credenti e non, il loro è – come per la brava attivista indiana Arundhati Roy – “il dio delle piccole cose”.

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