Quello di Piquè è ormai un caso nazionale in Spagna. Vi avevamo parlato dei fischi ricevuti durante la partita della Nazionale a Oviedo contro la Slovacchia e delle successive polemiche per una sua nottata nei locali della città (c’è un video che lo immortala all’uscita da un locale all’alba). E i madridisti ancora non hanno dimenticato i suoi sfottò a Cristiano Ronaldo dopo il triplete vinto quest’anno. Del Bosque lo ha difeso, mentre Sergio Ramos ha detto che con i suoi comportamenti il difensore del Barcellona non favorisce un clima più disteso. Sullo sfondo, ovviamente, ci sono le sue dichiarazioni in favore dell’indipendenza della Catalogna. Oggi Piqué ha convocato una conferenza stampa.
«Non ho alcun rimpianto per quello che ho fatto, lo rifarei mille volte. Io spero che il Madrid perda sempre, non cambierò. Avrei voluto una finale di Champions tra noi e il Real ma lo scorso anno ho guardato Real-Juve con una maglia di Buffon». Piqué ha cercato di smontare qualsiasi spiegazione politica: «La gente mi fischia per la rivalità Barcellona-Real, che è sempre esistita. Io rispetto tutti, ma è una sinfonia per me sentire i fischi al Bernabeu. I fischi mi dispiacciono per la Nazionale più che per me. La gente ha tutto il diritto di esprimere il proprio dissenso. Non lascerò la Nazionale e continuerò a giocarvi finché l’allenatore avrà fiducia in me». Di Sergio Ramos ha detto: «Penso che sia arrivato il momento di avere un rapporto migliore. Nella trasferta in Macedonia siamo stati tanto tempo nella stanza di Iker e abbiamo parlato di tutto senza mai toccare l’argomento. Non c’è nulla di personale, la rivalità è sportiva. Con Casillas, ad esempio, ho sempre avuto uno splendido rapporto».