ilNapolista

Il Napoli alla ricerca dei cento gol davanti a diecimila bambini

In questa partita conclusiva del campionato nel San Paolo a porte chiuse, è affidata a diecimila bambini l’aria di festa per il congedo del Napoli. Avversario il Verona al gran completo e ai margini dell’Europa League. Il Napoli, invece, in formazione rimescolata, senza Higuain e Hamsik, con Zuniga che pare vada in campo dall’inizio. Sono tredici gli azzurri in partenza per il Brasile. La testa è già al Mondiale.
Il rientro pieno di Zuzù (che giocherò il Mondiale con la Colombia) è la curiosità maggiore in campo azzurro. Benitez mira ad eguagliare i 78 punti del Napoli del secondo posto di Mazzarri e a centrare i 100 gol complessivi tra campionato e coppe (al traguardo manca una rete).

Più di ogni altra cosa, il Napoli deve dare spettacolo in omaggio ai bambini sugli spalti. Bel gioco, lealtà, correttezza e gol in una serata che il giudice sportivo ha ridimensionato con la discutibile sentenza sui discutibilissimi incidenti della finale di Coppa Italia.

Saranno particolarmente concentrati Callejon (a torto escluso dalla Spagna per il Mondiale) che ha da segnare un solo gol per tenere fede alle 20 reti pronosticategli da Benitez; Mertens che giocherà il Mondiale; Insigne che, in campionato, non ha mai segnato al San Paolo; Zapata che ha un’altra occasione per piazzare la sua zampata tra i marcatori (sinora tre gol in campionato, due in Europa). Forse, Reina a riposo con una difesa ancora ritoccata.

Il Verona sfodera, col suo ambizioso 4-3-3, un attacco da tenere sotto controllo: il 37enne Toni, venti gol segnati, l’argentino Iturbe e il brasiliano Marquinho. Probabile la presenza di Donadel, sbolognato in prestito in chiusura del mercato estivo.

Sono spiccioli di curiosità per una partita senza pressioni che avrebbe meritato una normale cornice di pubblico per l’applauso al primo Napoli di Benitez. Sono mancati la continuità e il carattere in certe gare con punti persi (14 in casa, 22 fuori) per conquistare una classifica migliore. Il Napoli è l’unica squadra ad avere battuto sia Juve che Roma. Ha perso punti contro due delle tre squadre retrocesse (Bologna e Livorno), sei ne ha ceduti al Parma e, poi, i pareggi interni contro Chievo, Sassuolo, Genoa e Udinese. La rivoluzione di Benitez ha segnato comunque un apprezzabile punto di partenza per il futuro.
Mimmo Carratelli
SERIE A – Ultima giornata.
Udinese-Sampdoria, Catania-Atalanta, Lazio-Bologna, Juventus-Cagliari, Chievo-Inter, Parma-Livorno, Genoa-Roma, Milan-Sassuolo, Fiorentina-Torino, Napoli-Verona (20,45).
CLASSIFICA: Juventus 99; Roma 85; Napoli 75; Fiorentina 64; Inter 60; Torino 56; Parma 55; Milan e Verona 54; Lazio 53; Atalanta 50; Sampdoria 44; Udinese 43; Genoa 41; Cagliari 39; Sassuolo 34; Chievo 33; Catania e Bologna 29; Livorno 25.

ilnapolista © riproduzione riservata