È finita così, che il Villarreal – grazie all’azione degli addetti alla sicurezza e alla collaborazione di altri tifosi – ha individuato colui il quale domenica ha lanciato una banana a Dani Alves, gli ha ritirato l’abbonamento e gli proibirà a vita l’accesso allo stadio. Ha fatto tutto il club. Ha deciso che quel tifoso è indegno di partecipare alla vita sportiva del club.
Una lezione per le società italiane da sempre conniventi con chi si macchia di episodi di razzismo. Una lezione per il sistema calcio italiano che è stato efficacemente rappresentato in tv da Fabio Caressa che si è schierato platealmente contro le squalifiche per i cori anti-napoletani. Insomma, inciviltà dello sport che in Italia è elevata a sistema. Persino un alto dirigente della Lega come Adriano Galliani si è strenuamente battuto per l’eliminazione della norma sulla discriminazione territoriale.
Dalla Spagna arriva una lezione. Sono tanti i motivi per cui il nostro calcio è sempre meno competitivo; uno tra questi è sicuramente l’incapacità di educare, di essere da esempio. Da noi si preferisce chinare il capo. Del resto da noi è finita che Boateng se n’è andato, dopo essersi preso una ramanzina da Galliani.
Massimiliano Gallo