La conferenza stampa di Benitez alla vigilia di Sassuolo-Napoli, come al solito tratta da tuttonapoli.net e da leggere dal basso in alto.
Vargas poteva tornare? “Io conosco il suo agente, alcuni amici di Valencia parlavano con lui. Sapevamo la sua idea e quello che voleva fare. A me piace, ha qualità ma davanti avrebbe avuto tanti giocatori, Hamsik, Pandev, Callejon, Insigne e Mertens. Lui vuole giocare per il mondiale e l’abbiamo lasciato libero”.
Sulle palle inattive ed il gol di Higuain. “Noi ci lavoriamo due volte a settimane, la percentuale è buona ma potrebbe essere migliorare. Lo schema l’abbiamo studiato prima della gara”. Fernandez? “Altri giocatori di altre squadre sono costati il doppio o il triplo, lui sta giocando a buon livello. Lui è giovane, ascolta e vuole imparare. Gli mancano delle cose, ma migliora. Henrique è una opzione in più, ma Fernandez ha dimostrato carattere e personalità”.
In che condizioni è Mesto? Maggio gioca da tantissimo. “A Mesto abbiamo offerto un nuovo contratto, siamo convinti che sarà recuperato. Siamo a buon punto, la prossima settimana ci potrà essere l’annuncio pubblico. Mesto ha giocato la prima parte della partitella, è vicino il suo recupero. E’ un professionista al 110%, sempre concentrato”.
In cosa è cambiato il Sassuolo? “E’ diverso, ha cambiato molto, hanno puntato su giocatori d’esperienza oltre che allenatore. All’inizio era una squadra giovane, veloce, giocava con allegria, ora invece puntano sul risultato con esperienza”.
Callejon ha detto che Higuain sarà il giocatore più decisivo della serie A. “Callejon apprezza Gonzalo, è il suo compagno e deve dirlo. Un altro del Milan dirà che è Balotelli, uno della Juventus invece Llorente. Per noi fa la differenza perchè oltre a segnare lavora per la squadra, fa assist e non si fa controllare dalla difesa”.
Anche il giovane portiere Contini tra i convocati, come sta Reina? “Gli manca ancora un pò, per questo abbiamo portato Contini”. Behrami? “Lui dà sempre il 100%, lavora da due settimane. Non ha giocato ancora novanta minuti, ma sta trovando intensità”.
Sulla Coppa Italia: “Il campionato sempre la nostra priorità, dobbiamo finire in zona Champions. Alla Coppa Italia pensiamo quando ci sarà la finale”
Che segnale è stato al campionato? “Abbiamo dimostrato di avere mentalità, carattere, qualità. Un livello che abbiamo e che s’è già visto durante tutto il campionato”.
Sulle scelte di formazione. Henrique a centrocampo per avere maggiore equilibrio oppure Behrami-Dzemaili? “Per Henrique è una questione di tempo. Jorginho conosceva il campionato e poteva giocare, Ghoulam entrò 20 minuti con l’Atalanta. Con Henrique c’è tempo, arriva da un campionato diverso, si allena regolarmente, ha qualità ma gli serve ancora un pò di tempo. L’esordio al San Paolo era per dargli fiducia”.
Dove si può migliorare? “Il tecnico deve essere l’eterno insoddisfatto. La gara con la Roma è stata bellissima, ma sempre si può migliorare. In fase difensiva ed in attacco perchè potevamo fare il quarto e quinto gol. Il bilancio però è buono perchè c’è stato equilibrio”.
Con Atalanta e Chievo s’è tirato poco in porta nel primo tempo. Bisogna fare subito il salto di qualità domani? “L’approccio non è sempre uguale, qualche partita è buono ed in altre manca intensità. Il messaggio è che dobbiamo vincere, dare un messaggio a tutti per arrivare al secondo posto”.
E’ soddisfatto di quanto fatto finora e se si aspettava questo o di più? “Sì, sono soddisfatto ma voglio fare meglio. Se vinciamo a Sassuolo ci sarà più fiducia per lo Swansea. Il bilancio è positivo, ma dobbiamo continuare così”.
Squadre con poco blasone non danno molte motivazioni. “Ogni partita è diversa. Con l’Udinese e il Bologna abbiamo perso 4 punti con due calci d’angolo nel finale. Sono squadre che lavorano bene in difesa, con intensità, ma contro altre abbiamo vinto molto bene. La differenza la fa la mentalità e l’atteggiamento”.
Col Sassuolo ci fu il primo mezzo passo falso della sua squadra. Teme un calo di concentrazione? “No, il calcio è uno sport diverso da tutti gli altri. Abbiamo parlato della sfida con l’Atalanta, che abbiamo perso con tre errori pur controllando il match. La mentalità deve essere giusta, abbiamo lavorato con attenzione”.
Maradona ambasciatore cosa potrebbe dare al Napoli? “Io faccio l’allenatore. Lui è un mito, soprattutto qui, ma oggi mi concentro sulla partita. A Liverpool l’ho conosciuto, parlammo di calcio e al San Paolo è stato bello ma ora testa al Sassuolo”
Ieri Mazzarri ha detto che De Laurentiis è innamorato di lui. Lei è geloso. “Credo che non devo preoccuparmi di quello che dicono i colleghi, ma concentrarmi sul mio lavoro”.