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Il taccuino di Benitez / Ve l’avevo detto che Callejon avrebbe segnato tanto

Siamo partiti bene. Giro palla veloce, rapido, molto possesso, bel pressing, facevamo densità, li abbiamo spostati tanto sul campo, eravamo sempre in anticipo sulle seconde palle e tutte le altre cose che si dicono adesso nel calcio.

Solo che loro sono partiti meglio. Gol.

Questo colpo al volo sul secondo palo. Parliamone. Per me da stasera si chiama il colpo Callejon.

Però glielo dico: Callejon deve finirla. Quando fa così, se fa sempre così, lascia credere che quel gesto sia facile. Poi il prossimo di noi che lo sbaglia viene fischiato.

Invece non trovo ancora un nome per il tipico lancio di Britos. Una palla schiacciata e rotonda.

Schiacciata e rotonda. Focaccia. Forse posso chiamarlo così. Il lancio focaccia.

E’ una focaccia sempre sbagliata, però. Gli viene bruciata.

Quando Insigne ha colpito l’incrocio dei pali, la porta s’è mossa così tanto che ho sentito il vento in panchina.

Attivo, passivo, la schiena, non partecipa all’azione, lo rimette in gioco, l’interferenza, il metro e mezzo di distanza. Adesso in Italia per capirci qualcosa sull’interpretazione del secondo gol ci vorrà la Corte costituzionale.

Hamsik è tornato. Stava facendo un gol con la spaccata. Lo schema Bruce Lee.

Anche il terzo gol, no? Io ne voglio parlare. Quello là ha segnato con un altro tocco al volo. Ma per metterla dove l’ha messa, ha dovuto aprire il piede prima dell’impatto. Lo ha fatto pure sembrare facile.

Vi avevo avvertito quest’estate che avrebbe segnato tanto. Uomini di poca fede.
Il Ciuccio

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