L’Equipe dedica un’intervista ad Aurelio De Laurentiis. Il quotidiano sportivo pubblica oggi una conversazione in due tranches avuta col presidente tra lunedì e martedì e ci informa anche che è rintrato da Los Angeles lunedì.
Il contenuto della conversazione, ça va sans dire, è politico-economico-finanziario. Aurelio ricorda brevemente la gavetta nel Napoli, poi va al sodo: «Le regole devono cambiare». E propone: campionati nazionali a sedici squadre, addio alla Champions League e al suo posto un campionato europeo per club riservato alle prime cinque squadre dei primi cinque campionati europei. Non li cita, ma saranno Germania, Inghilterra, Francia, Italia, Spagna. E aggiunge: «Se l’Uefa si ostina a non voler cambiare le regole, si dovrà allora creare una Lega parallela. Tutti sembrano essere contenti di guadagnare 40 milioni di euro con la Champions. Io no. Ne voglio guadagnare 150, 200. Non solo – aggiunge – ma bisogna anche cominciare a discutere un indennizzo per i giocatori prestati alle Nazionali. Se il Psg paga Cavani 64 milioni per il suo cartellino, non è che poi lui può andare giocare gratis con l’Uruguay. Se la Nazionale lo vuole, deve pagare un milione di euro per ogni convocazione. Blatter e la Fifa sono molto furbi, ma fanno i furbi sulle nostre spalle e sui nostri soldi».
DeLa ne ha anche per i diritti tv: «Platini deve sedersi a un tavolo e trattare con noi. Non capisco perché venda i diritti esclusivamente alle tv escludendo Internet. Lui può restare anche vent’anni alla guida della Uefa ma deve cambiare le regole». Nel corso dell’intervista, il presidente si è anche scagliato contro lo strapotere dei procuratori. Di Rafa e di calcio, non ha detto praticamente nulla.
De Laurentiis all’Equipe: «Platini e Blatter fanno i furbi coi soldi nostri. Pronti a creare una Champions parallela»
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