Osservo il matador che palleggia con un arancino e Beppe Mascara che tracanna una botte di Picolit. Mazzari, incazzatissimo, insegue il fuggiasco Pocho che velocissimo mastica pizza; al centro del campo Hamisk è seduto su un trono malandato mentre un barbiere che ha le sembianze di Gargano gli pettina la cresta. Marek ingolla un cuoppo di zeppole e panzarotti. Mi sveglio di soprassalto gridando: “Nooooo, il cannolo noooo”! Che incubo, fratelli azzurri. Mia moglie si preoccupa ma io la tranquillizzo: “Chissà cosa ho sognato, boh….”. Non ho il coraggio di confessare, paura che chieda il ricovero nel reparto malattie psichiatriche. Mi riaddormento e mi vedo in un campo più celeste che verde. Tutti i calciatori del Napoli indossano una tunica bianca ed hanno sul capo un’aureola. Sto arbitrando Napoli Genoa. Ma la mia divisa non è nera. Pure la giacchetta e il fischietto sono bianchi. La scena mi ricorda un capitolo de “la compagnia dei celestini” di Stefano Benni. Di colpo di tacco in colpo di tacco, una caterva di gol. Segna Cavani e Lavezzi viene ammonito perché brinda con un Greco di Tufo ghiacciato sotto la curva genoana. Doppietta di Hamsik e scatta un “Aiz aiz aiz, acala acala acala” a sorsi di Falanghina. Questa volta chiudo un occhio e, anzi, brindo pure io tra le proteste degli avversari. Sul dieci a zero ho un sussulto: “Ridi, ridi, ma che ti ridi”? Mia moglie mi sveglia e questa volta non esita: “Ma sei impazzito? Fammi dormire! E fammi una cortesia, in bagno c’è il Tantum verde, vatti a fare qualche gargarismo. Mai più la genovese di sera, se no dormi sul divano in soggiorno”. Obbedisco, sornione. Ieri sera mi sono riletto il pezzo su Sampdoria Napoli e scaramanticamente ho preteso di mangiare una settantina di grammi di ziti alla genovese. Ziti che mi hanno ribaltato dall’incubo al sogno. Forse con un po’ di fiato pesante. Ma diamine, dieci a zero, ne è valsa la pena. Ricominciamo a sognare e a respirare aria di vetta. Lassù un po’ di profumo di cipolle non gasta.
Forzanapolisempredovunquecomunque.
Due parole sulla formazione Il tempo è di nuovo autunnale. Piove. Accantoniamo progettazioni di menu estivi. Mister Limoncello propone la formazione dell’ultima vittoria, quella contro il Bologna, con un unico innesto: Genovese. Che Eupalla sia con noi.
Tovagliolo Azzurro
Napoli | |
1 | Polipo alla luciana |
2 | Braciola |
3 | Riso alla pescatora |
4 | Peperoncini verdi di fiume |
5 | Insalata di mare |
6 | Mozzarella di bufala |
7 | Salsiccie e friarielli |
8 | Melanzane a funghetto |
9 | Pezzogna al sale |
10 | Pizza margherita |
11 | Ziti alla genovese |
A disposizione | |
12 | Baccalà |
13 | Parmigiana di melanzane |
14 | Peperone imbottito |
15 | Zuppa di cozze |
16 | Spaghetti con le vongole |
Allenatore: Limoncello ghiacciato |