
«Volevo Massimo Troisi per girare un film in Scozia, mi disse: “no, fa troppo freddo”»
Michael Radford, il regista del Postino, al Giornale: «Sul set mi impressionava il suo coraggio. Appena apriva bocca, tutti ridevano. Ero geloso»
Michael Radford, il regista del Postino, al Giornale: «Sul set mi impressionava il suo coraggio. Appena apriva bocca, tutti ridevano. Ero geloso»
Michael Radford al Giornale: «Quando la vidi aveva fatto solo una pellicola sexy. Era molto bella, con un gran sorriso, intelligente e sensibile»
A Repubblica. «Vogliamo raccontare cosa vuol dire cambiamento climatico per la vita delle persone attraverso le parole degli scrittori»
A 71 anni si prepara a girare un nuovo film come regista a Napoli e racconta a Libero come è cambiata la sua carriera dopo aver abbandonato i cinepanettoni
Al Messaggero: «Non vengo da una famiglia sofisticata, non ho studiato nei grandi collegi. Ho dovuto sgomitare. Oggi sono sfacciata, anche su Instagram»
A Specchio: «Quando sento genitori che si lamentano di TikTok, dico: perché non si chiedono come mai, agli occhi dei figli, è più interessante TikTok di loro?».
A Sette: «Borges era molto ironico. Mi disse: “Mi sono persuaso che non mi abbiano mai dato un Nobel perché sono convinti di averlo già fatto”».
Al CorSera: «Rifiutai di andare in vacanza con Dario Argento perché cercava un posto dove piove sempre. Adoro cercare case in vendita, come Nanni Moretti»
Al CorSera: «Evitandole avrei avuto più tempo per migliorarmi. La cannabis è un discorso a parte. La droga ponte che porta verso la cocaina è l’alcol».
A Wall Street Italia: «Con Draghi presidente cambiassero la Costituzione in modo che Meloni diventi presidente di una repubblica presidenziale»
Al Messaggero: «In un mondo che non ci vuole più. Separarsi era una colpa per la Chiesa e la società. È una canzone che ha unito tante persone»
La sera prima scontro tra napoletani e foggiani con lancio di sedie, panchine e bidoncini della differenziata contro i napoletani
A La Verità: «La parità dei sessi è equivalente. A forza di insistere restiamo sole, perché gli uomini non ci vogliono più».
Al CorSera: «Assumo melatonina per dormire, quando programmi ci vuole precisione, se non dormi non ce l'hai. A soldi potrei non lavorare più, ma mi piace».
Al Corsera: «A 14 anni, accompagnai mia sorella a un provino. A volte i registi mi hanno usata per il mio aspetto fisico. Alain Delon aveva cani cattivissimi»
A Il Messaggero: «Ho chiesto a tre premier di fare una regola per poter rinunciare al vitalizio parlamentare, mi sono arreso: li do in beneficenza».
Al CorSera: «Sono nata in una stalla, sono quasi morta di polmonite. I miei ricordi sono tutti di mamma che non mi capiva».
Repubblica racconta la faticosa lavorazione: Giannini si oppose alla sostituzione dell'attrice. Wertmüller cambiò sei controfigure. Fu un successo soprattutto in America
A Sette parla Joyce Carol Oates, che all'attrice ha dedicato un libro: «Aveva abbandonato la scuola e si era sposata con un vicino per non tornare in orfanotrofio»
Claudio Amendola a La Repubblica: «Lasciai la scuola in seconda liceo: negli anni '70 se smettevi di andare a scuola, un lavoro lo trovavi».