
I nomi passano, il nostro Napoli resta
di - Superiamo le divisioni. Mi sono iscritto da subito alla Brigada Sarri. Oggi siamo divisi tra lui e De Laurentiis. Morto un Re se ne fa un altro. Ora è il tempo di Insigne.

di - Superiamo le divisioni. Mi sono iscritto da subito alla Brigada Sarri. Oggi siamo divisi tra lui e De Laurentiis. Morto un Re se ne fa un altro. Ora è il tempo di Insigne.

di - Contro il Sassuolo è stata la prima trasferta non vinta nel girone di ritorno. Quasi cento gol segnati, 55 subiti. Solo 13 giocatori con più di mille minuti giocati.

La partita di Coppa Italia con la Fiorentina è un caso unico, l'anno scorso i successi con un solo gol furono cinque. La Juventus ha vinto di una rete per 13 volte.

di - Nei quarti di Champions, ho visto milionari del calcio spazzare via palloni fuori area. E nel surreal dibattito pallonaro, irrompe Ottavio Bianchi che fa due conti della serva.

di - Basta con la sindrome dell'assedio e con i continui riferimenti all'arbitro. Non abbiamo pareggiato per colpa sua. Il secondo posto è ancora possibile.

di - Avete visto la difesa della Juventus a Barcellona? È inconcepibile che il Napoli non abbia una fase difensiva all'altezza. E Sarri la smetta di criticare la società per ogni cosa.

di - Mi dichiaro del partito del “Pappone”. Decisamente meglio lui di quella Napoli che parla, sentenzia, condanna, diffida (sindaco compreso)

di - La razionalità di Sarri mentre De Laurentiis e Insigne raccontano un'altra emotività: non è una critica, ma la certificazione di un atteggiamento diverso.

di - Il rinnovo di Insigne doveva essere un giorno di festa. E invece le ragioni dell'uno ancora una volta non coincidono con le ragioni dell'altro.

di - Evitiamo un logorante chiacchiericcio a campionato ancora in corso. La coesistenza di due titolari in quel ruolo è solo dannosa.

Una trasferta in Emilia, avviò l'avventura di Sarri sulla panchina del Napoli. Oggi è l'occasione per riscrivere i record del club e sfidare ancora la Roma.

Lo sport affascina perché è una metafora della vita. E nella vita ci si difende e si cambia per migliorarsi. Così ha fatto Allegri (l'esempio è Pjanic) che ha riscoperto un concetto che sembrava scomparso.

Dalla valorizzazione del serbo passa l'intera dinamica di trasferimenti riferita alla difesa: la sensazione è che si aspetterà solo una "grande" occasione per cambiare qualcosa.

Zidane, a fine partita, ha sostenuto (da vincitore) che «l'arbitro ha condizionato il risultato». Mentre i direttori di gara italiani sono i più designati per match internazionali.
Il club giallorosso è indeciso su molti aspetti del futuro: dai ruoli dirigenziali, al tecnico e ai calciatori, tutto dipende dall'eventuale secondo posto, che sistemerebbe un bilancio che annaspa.

Nessuno si aspettava che il Napoli potesse replicare le cifre realizzative dello scorso anno, in realtà le ha migliorate grazie a una distribuzione diversa.
Il successo di una scelta: il record storico di incasso in Serie A (più di 4 milioni), le tv di tutto il mondo. Questa è la strada, non si può tornare indietro.

Da Udinese-Napoli in poi, il talento di Frattamaggiore ha segnato 14 reti in campionato, meritandosi il rinnovo che spinge gli azzurri nel futuro. Il match contro i friulani suggella questo patto.

Lo sfogo di Wagner Ribeiro, procuratore del brasiliano, apre la faida con l'Inter. Dove sono quelli che gridavano al "grande colpo estivo"?

di - Ancora un anno tutti insieme per provare a vincere qualcosa. Oltre alle conferme di Lorenzo e Dries, il primo obiettivo è il portiere della Roma. Piace sempre Deulofeu.