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Sarri, come Narciso, si specchia nel gioco d’attacco. E il Napoli continua a subire gol

Avete visto la difesa della Juventus a Barcellona? È inconcepibile che il Napoli non abbia una fase difensiva all’altezza. E Sarri la smetta di criticare la società per ogni cosa.

Sarri, come Narciso, si specchia nel gioco d’attacco. E il Napoli continua a subire gol
Maurizio Sarri

La fase difensiva non si può guardare

“Da la cintola in su tutto ‘l vedrai”. Così Virgilio indicava a Dante Farinata degli Uberti. Questo verso si adatta alla perfezione al Napoli. La qualità del cui gioco è infatti concentrata tutta dalla cintola in su. E potremmo continuare, sempre parafrasando Dante, sembra che il Napoli giochi “quasi avesse la difesa in gran dispitto”. Dico ciò per sottolineare che la fase difensiva del Napoli “non si può guardare”. Sia per quanto attiene alla manovra complessiva. Sia per quanto riguarda la indescrivibile serie di errori individuali cui abbiamo assistito in questo campionato. Oggi il primo goal frutto di un errore individuale (Hamsik, Hamsik!!!) da bacheca degli orrori. Il secondo frutto di un errore di schieramento della linea difensiva intera. E vogliamo poi ricordare gli svarioni comici di Koulibaly? E non dimentichiamo che il Napoli ha giocato contro una squadra di sconosciuti.

Avete visto la Juventus a Barcellona?

Ma avete visto la Juve a Barcellona? La sua forza si fonda largamente su una difesa fantastica. Qui invece Sarri, come Narciso, si specchia nel bellissimo gioco d’attacco. Ma Narciso specchiandosi cadde nel fiume così come cade il Napoli. Per favore, lasciamo stare le traverse e i pali. E lasciamo stare i piagnistei antiarbitrali (pur non del tutto infondati). Se il Napoli non avesse preso due goal da operetta, avrebbe comunque battuto il Sassuolo nonostante pali, traverse ed arbitro.

Con questa mentalità occorre che il Napoli faccia tre o quattro gol a partita per vincere un campionato. Visto che quasi sempre un paio li incassa. È possibile ciò? Certamente no. Ed allora smettiamo di pensare a vincere qualche cosa di importante (leggi scudetto). E smettano di prometterlo gli addetti ai lavori.

Ha ragione Allegri, per lo spettacolo ci sono cinema e teatro

Un tecnico preparato come Sarri, che lavora ore ed ore sul campo come Sarri, perfezionista come Sarri, deve (dico deve) dedicarsi a costruire una fase difensiva decente. Non si può tollerare che una squadra di vertice dia la sensazione di poter prendere gol da un momento all’altro.

Dico questo perché gli ho sentito fare in televisione una affermazione inquietante: il Napoli non potrà mai prendere pochi gol. Ma che cosa significa? Esprime una sua posizione “ideologica”? In tal caso Sarri si consegna ad essere uno Zeman di alto bordo. Capace di produrre spettacolo. Ma non di vincere. Io, lo dico chiaramente, sto con Allegri. Lo spettacolo lo si va a vedere al cinema o a teatro. In campo ci si va innanzitutto per vincere.

Perché ha voluto così tanto Maksimovic?

Oppure, come spero, Sarri si riferiva all’attuale rosa del Napoli. In tal caso ponga con forza il problema alla società. (Non prima, però, di averci spiegato perché tanto ha voluto Maksimovic).

Un’ultima cosa che ho sullo stomaco. La smetta Sarri di parlare di fatturato e del suo contratto. La smetta di parlare di arbitri e di sfortuna. La smetta di criticare la società che lo ha preso dall’oratorio e gli ha consentito di giocare in Champions. La smetta di parlare di percentuali, medie, statistiche … E pensi a preparare le partite.

O forse invece di preparare le partite pensa a preparare il suo sbarco su altri lidi?

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