
Gattuso non ha ancora scelto l’abito per il suo Napoli, nel frattempo ne prova più di uno
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- Dopo Parma, ha avuto il coraggio di andare avanti. Ma non ha del tutto abbandona il vecchio schema. Li alternerà, torna il Napoli liquidodi
- Dopo Parma, ha avuto il coraggio di andare avanti. Ma non ha del tutto abbandona il vecchio schema. Li alternerà, torna il Napoli liquidodi
- Dovrebbe rinunciare a dominare il gioco solo attraverso il possesso, essere più ambizioso tatticamente. Come ieri a Parma col 4-4-2 offensivodi
- Il Napoli non è riuscito ad andare oltre se stesso. Come da sempre gli capita. È andato a sbattere contro il Barcellona che lo ha costretto a fare cross. Servono soluzioni tattiche diversedi
- In vista di Barcellona, ma non solo, la squadra sta mostrando atteggiamenti diversi nel corso della stessa partita. E molto dipende da come difende l'attaccodi
- Non si vedono segnali di miglioramento. È la condanna del calcio sistemico: tutti gli aspetti tattici devono essere pressoché perfetti perché la squadra rendadi
- L'allenatore sta provando a variare sistemi nella stessa partita, non sempre però la concentrazione dei calciatori è adeguatadi
- Contro squadre come il Parma, non ha soluzioni se non lo sterile possesso palla. È un problema che Gattuso non avrà nell'unico match che davvero contadi
- L'allenatore è riuscito a dare più equilibrio alla squadra ma la scoperta di nuove possibilità in attacco passa dalla sperimentazione di uomini e meccanismidi
- La sua sperimentazione non può e non deve creare una squadra su due livelli. Deve lavorare per creare nuove sinergie oltre a quelle storichedi
- Col Milan si è vista molta più libertà di movimento in avanti, Lorenzo ha agito da regista avanzato. Il tecnico sta lavorando a un nuovo equilibriodi
- Sta portando il Napoli a giocare in più modi, in difesa e in attacco. Gioca in verticale, come dimostra il gol di Lozano. E a destra, prescindendo da Insignedi
- L'allenatore sta costruendo una squadra sul capitano. Con l'Atalanta è andata male, con la Roma bene. Bisogna esplorare nuovi territori, per il bene del Napoli e di Insignedi
- Ha le stesse ambizioni di Gasperini ma fa ancora fatica a capire come deve trasformarsi. L’Atalanta ha vinto da grande squadradi
- Contro la Spal si è visto il Napoli che ha in mente l'allenatore e che fin qui non abbiamo visto contro formazioni più fortidi
- Sta costruendo una squadra idealmente a metà tra quella di Sarri e quella di Ancelotti, un po' dogmatica e un po' pragmaticadi
- Ha rinunciato a una parte delle proprie idee affinché il Napoli avesse l'identità più efficace. Se 4-3-3 dev'essere, ci si difende in maniera diversa rispetto al passatodi
- Vuole una squadra aggressiva e che costruisca dal basso. Ma agli azzurri sembra mancare ancora tanto, in termini di equilibrio tattico, per insistere su certi concettidi
- Qual è la visione del club? Non è chiaro. A dispetto di quel che dicono i tifosi, il presidente è troppo conservatore e ora è nella terra di mezzodi
- Col Torino siamo entrati nella terza fase del progetto-Gattuso. Ora il Napoli ora è una squadra che ha una sua identità, che subisce poco, che sa rimanere compattadi
- Contro il Barcellona il Napoli ha giocato la partita giusta: 4-5-1, costretto Messi ad allargarsi, Umtiti a giocare 123 palloni e ha pagato l'uscita di Mertens