Ballardini: «Il calcio è un mondo finto, pieno di gente ipocrita e superficiale»
La Gazzetta intervista Mr Salvezza: «Zamparini non guardava le partite. Ascoltava tutti e partiva per la tangente, si fidava più del suo autista o del barbiere che di me».

Ci Napoli 17/01/2023 - Coppa Italia / Napoli-Cremonese / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Davide Ballardini
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Davide Ballardini, “Mr Salvezza” che descrive alla perfezione il personaggio. Quando le cose non vanno i presidenti lo chiamano per risolvere la situazione: «Ho sempre preso squadre in situazioni disperate, facendo un grande lavoro. Non lo dico io, basta informarsi e guardare i numeri».
In quindici anni di Serie A, però, non ha mai finito una stagione. Quando ha iniziato è stato sempre esonerato in fretta, magari dopo un paio di sconfitte o un litigio troppo acceso, per poi essere richiamato a raddrizzare la nave in mezzo alla tempesta: «Il calcio è un mondo finto, pieno di gente ipocrita e superficiale».
A Palermo raccontano che quando litigava con Zamparini tremavano le pareti.
«Altroché, ma era lui che urlava. Io mi limitavo a rispondere. Provavo a spiegargli delle cose, visto che non guardava le partite. Ascoltava tutti e partiva per la tangente, si fidava più del suo autista o del barbiere che di me».
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Anche con Preziosi non sono mancati gli scontri. Pure lì una questione di mancata fiducia?
«Mancava la stima, prima di tutto. Anche lui, come Zamparini, provava a mettere bocca in schemi e formazioni… A volte quando eravamo in albergo urlavamo così tanto che i miei collaboratori venivano a sincerarsi andasse tutto bene».
Con Cellino siete addirittura finiti in tribunale.
«Una storia brutta, folle e triste. Si inventò tutto. Un licenziamento per giusta causa assurdo, pensi che si mise a ridere pure il giudice del lavoro. Mi sono sentito tradito. Da lui non sarei tornato per nessuna cifra. La mia dignità ha un valore troppo grande».
Si è mai sentito sottovalutato?
«Penso che in giro ci sia tanta disinformazione. Il calcio è un mondo finto, pieno di gente ipocrita e superficiale. Ogni volta che mi hanno mandato via poi hanno faticato a salvarsi, le squadre si sono sfracellate. E allora c’era di nuovo bisogno di Ballardini. Lo dicono i fatti, mica io»
Oggi cosa fa Ballardini?
«Guardo partite a ciclo continuo. Viaggio, studio, mi aggiorno e aspetto una chiamata».
Non ne sono arrivate negli ultimi tempi?
«Parecchie, ma nessuna mi ha convinto.Mi hanno cercato anche dall’estero. Mi sento un allenatore da Serie A e penso di meritarla».











