L’avvocato dei tifosi del Napoli a Eindhoven: «Tutti i napoletani che camminano per strada vengono fermati, identificati, schedati»

Emilio Coppola a Radio Crc: «È normale trattare dei cittadini che fanno parte dell'area Schengen? Credo assolutamente di no»

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Mg Reggio Emilia 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

L’avvocato Emilio Coppola, legale dei tifosi del Napoli fermati ed espulsi ad Eindhoven, è intervenuto a radio Crc:

«Ieri sera in un parcheggio nei pressi del centro cittadino di Eindhoven, dei tifosi del Napoli sono stati circondati dalle forze dell’ordine e privati di tantissime libertà individuali senza che sia stato ravvisato alcun tipo di reato. Si punisce l’atmosfera, come si legge dalla nota della Questura di Eindhoven, ovvero il fatto che ci fosse questo raggruppamento dei tifosi del Napoli. Sono stati individuati ed identificati all’interno di questo parcheggio, successivamente sono stati spostati in Questura, schedati e foto segnalati, ricevendo un provvedimento.

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Il Sindaco di Eindhoven, attraverso un ordinanza, aveva vietato raggruppamenti in giro per la città e, per questo motivo, i tifosi hanno ricevuto un’espulsione dal Comune di 24h con annullamento del biglietto della partita. Mi dicono di un clima teso in città: tutti i napoletani che camminano per strada vengono fermati, identificati, schedati ed, in alcuni casi, stanno ricevendo il medesimo trattamento. È normale trattare dei cittadini che fanno parte dell’area Schengen? Credo assolutamente di no. Credo che le autorità competenti, sportive e politiche, debbano intervenire per tutelare quello che, a mio avviso, è stato un vero e proprio abuso.

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Non si può pensare che delle persone con regolare biglietto, che hanno investito delle risorse economiche in viaggio ed alloggio debbano essere allontanate dalla città senza un reale motivo.

Il problema è capire se un’ordinanza del Sindaco possa essere applicata in questo modo. Credo che ci sia una violazione forte della libertà individuale. Ritengo che i napoletani abbiamo fatto un po’ da cavia a delle novità dal punto di vista del diritto comunitario: credo che la questione vada denunciata ai massimi livelli. Spero che le istituzioni nazionali intervengano per come sono stati trattati dei cittadini italiani».

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