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Christian De Sica: «I cinepanettoni mi hanno salvato dalla fame»

L’attore, a lungo protagonista di un sodalizio con Aurelio De Laurentiis, racconta al Fatto quotidiano come la sua vita sia cambiata con “Vacanze di Natale”

Christian De Sica: «I cinepanettoni mi hanno salvato dalla fame»
Aurelio De Laurentiis e Christian de Sica allo stadio San Paolo agli inizi della presidenza del Napoli

I debiti di gioco del papà Vittorio

Splendida intervista del Fatto quotidiano a Christian De Sica. L’attore ripercorre la propria vita, racconta di quanto gli estranei non si rendessero conto della gravità del vizio del gioco del papà Vittorio, della fuga d’amore con la sua attuale moglie Silvia Verdone e di come la situazione economica cambiò con il primo cinepanettone.

De Sica racconta: “Una volta giravo un film in Francia, e parliamo della fine degli Settanta, a colazione ci davano due uova con la pancetta, io le prendevo e le davo a mia moglie. Per me era il digiuno”. Poi, finalmente la svolta. La racconta lui rispondendo alla domanda “Questa fame, fino a quando…”

Fino al debutto cinematografico di Vacanze di Natale del 1984 (il primo della serie, una sorta di capostipite), quando a ridosso della fine della proiezione, dopo aver visto il numero di presenti e le risate della sala, guardai Silvia e le dissi: “Da oggi se magna”. È stata una assoluta mano santa. Ossigeno, sorrisi, speranze, la possibilità di costruire un futuro famigliare più sereno.

Nel 2013 la rottura del sodalizio

De Sica cita più volte il prodotto cinematografico creato da De Laurentiis (che però non viene mai citato). “Veramente – dice – anche con il cinepanettone del 2016 (non più con De Laurentiis, ndr) siamo stati il terzo incasso dell’anno. Certo, lo chiamo cinepanettone. Ma sa quanti disastri ho visto dopo di me, degli obbrobri, e molti degli autori di queste schifezze fingono il nulla, provano a prendere le distanze dal “cinepanettone”, negano di farne parte. Un’idiozia come tutti quelli che pensano sia sano mantenere la puzza sotto il naso.

De Sica e De Laurentiis ruppero nel 2013. Un un’intervista l’attore disse. «Per 30 anni ho fatto sempre lo stesso film, con le stesse situazioni, quasi con le stesse battute: merito mio se il pubblico non si è stufato». 

Tra i tanti aneddoti ne citiamo uno:

Ma lo sa che da anni ho un fan club anche alla Bocconi di Milano? Sono circa 600 gli iscritti, quando lo dissi a mia madre (Maria Mercader, ndr), un po’ orgoglioso e stupito di tanta attenzione, la sua risposta fu: “Allora saranno 600 teste di cazzo”.

Un giovanissimo Christian De Sica con Alberto Sordi

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