Verstappen beffato dal suo stesso talento, sarà costretto a rimanere alla Red Bull anche nel 2026

Il quattro volte campione del mondo è già certo di conservare il terzo posto in classifica alla pausa estiva. Secondo Marca, è il motivo per cui non potrà esercitare la clausola di uscita per andare alla Mercedes

Verstappen

Red Bull's Dutch driver Max Verstappen (R) and his father Jos arrive before the start of the third practice session ahead of the 2022 Saudi Arabia Formula One Grand Prix at the Jeddah Corniche Circuit on March 26, 2022. (Photo by ANDREJ ISAKOVIC / AFP)

E così, sembra proprio che Verstappen sia destinato a rimanere alla Red Bull anche nella stagione 2026. Usare il condizionale è d’obbligo nel mondo della Formula 1, ma le ultime notizie che trapelano sono molto chiare: la Mercedes, dopo mesi di corteggiamento, dovrà rinunciare al sogno di accaparrarsi il quattro volte iridato. E lo stesso vale per la Aston Martin, altra squadra interessata a Max e recente destinazione del genio dell’aerodinamica Adrian Newey.Lo stesso pilota sembrerebbe rimasto con un palmo di naso.

Verstappen e la Red Bull, avanti assieme: le parole di Marko e il retroscena sulla “clausola di uscita”

A confermarlo è stato uno dei dirigenti più autorevoli del team di Milton Keynes, il super-consulente Helmut Marko, ai microfoni di Sport.De. «Sì, posso confermare che Max Verstappen guiderà per la Red Bull nel 2026», ha detto il manager austriaco nelle scorse ore.

Ma qual è la verità dietro la permanenza di Verstappen in Red Bull? Negli ultimi mesi si è spesso parlato di una clausola d’uscita presente all’interno del contratto dell’olandese. Max non potrà esercitarla per un semplice motivo: “Il nocciolo della questione è che la clausola di recesso nel contratto di Verstappen con la Red Bull è legata alla sua posizione in classifica al momento della pausa estiva”, scrive Marca.

Il nativo di Hasselt è già certo di conservare il terzo posto nella classifica del mondiale piloti, a prescindere da ciò che accadrà al prossimo Gran Premio di Ungheria. Dunque “non potrà sfruttare questa scappatoia per passare alla Mercedes, la cui offerta sembra alle stelle”, sottolinea la testata spagnola.

Insomma, Verstappen è praticamente rimasto beffato dal suo stesso talento. E non è dato sapersi quanta voglia abbia effettivamente di rimanere in una Red Bull decimata delle sue figure migliori. Quel che è certo è che in caso di “mal di pancia” ne vedremo delle belle.

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Hamilton e la Ferrari sono ancora due mondi distanti, il pilota sta soffrendo la pressione (Sueddeutsche)

Un flop finora l’arrivo di Lewis Hamilton in Ferrari. Nessun podio per il campione britannico da quando ha cambiato scuderia; potrebbe sentire la pressione dato che è da tempo che la Ferrari non sforna campioni del mondo.

Hamilton e la Ferrari sono ancora due mondi distanti

La Sueddeutsche scrive:

Nella lista delle grandi curiosità compare il perché Hamilton non è salito sul podio né nella prima metà della stagione di Formula 1, né nella prima gara della seconda parte con la Ferrari. Il suo compagno di squadra Charles Leclerc è arrivato terzo al Gran Premio del Belgio. Hamilton è arrivato settimo; in realtà la sua è stata una prestazione brillante, essendo partito dal 18esimo posto in griglia. Un passo avanti. In condizioni difficili, ha dimostrato che il suo istinto da pilota è ancora intatto. Tuttavia, il suo vero problema non nella macchina, ma nella sua testa. Può fidarsi di se stesso per fare un ultimo tentativo per l’ottavo titolo con così tanta pressione? 

Il britannico non è ancora entrato appieno nella scuderia italiana. I dialoghi in radio con il suo ingegnere di gara Riccardo Adami sembrano sempre come dei litigi tra coniugi a cena, e alla fine lo stratega vince sempre. Creatività e testardaggine si scontrano. In tempi di crisi, Hamilton è uno che ha bisogno di essere indirizzato e di parole di conforto. Dopotutto, il boss della Ferrari Fred Vasseur, anch’egli criticato, ha già agito dietro le quinte e gli ha sostituito l’ingegnere. Cambiare una parte così importante del team a metà stagione, dà la sensazione di una situazione grave. «Mi sto avvicinando lentamente a questa Ferrari. I prossimi sviluppi danno speranza che presto potremo fare un passo di crescita». È chiaro che quest’auto è fatta su misura per Charles Leclerc, nel team da sette anni. «Ora devo assicurarmi che questo non accada di nuovo l’anno prossimo. La Ferrari per il 2026 deve portare anche il mio Dna». C’è una chiara intenzione ad aumentare la pressione sulla sua squadra. «La Ferrari aveva grandi campioni come Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Ma nessuno di loro è diventato Campione del mondo. Non voglio succeda anche a me». 

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