Uefa, alcune federazioni spingono per la ricandidatura di Ceferin nel 2027 (Guardian)
Non sono ancora chiare le sue intenzioni. Le Federazioni più piccole vogliono che continui perché convinte che abbia protetto i loro interessi

Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alexander Ceferin
Qualche mese fa il presidente della Uefa Ceferin ha annunciato che non si sarebbe ricandidato. Ad oggi, secondo le informazioni del Guardian, alcune federazioni starebbero cercando di spingere il presidente a tornare sui suoi passi.
Il Guardian scrive:
“Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, ha tenuto dei colloqui con diverse federazioni europee per revocare la sua promessa di dimettersi nel 2027. Ceferin ha annunciato al Congresso della Uefa a febbraio che non si sarebbe ricandidato alla fine del suo attuale mandato, ma il Guardian ha appreso che diverse federazioni più piccole lo stanno incoraggiando a ricandidarsi.
Non sono ancora chiare le intenzioni di Ceferin
Ceferin non ha ancora dato alcuna indicazione sulle sue intenzioni, ma fonti interne alla Uefa hanno affermato che a Nyon si sospetta che l’avvocato sloveno potrebbe essere convinto a ricandidarsi se non dovesse emergere un successore idoneo. Nessun candidato si è nemmeno presentato in privato per sostituire Ceferin dopo il suo sorprendente annuncio. Il presidente della Federazione calcistica rumena, Razvan Burleanu, si è escluso.
Si ritiene che circa 20 membri di medie dimensioni della Uefa abbiano promesso il loro sostegno a Ceferin, tra cui Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania. Anche tra i Paesi più grandi del Mediterraneo, come Turchia e Grecia, sembrano sostenere l’estensione del mandato di Ceferin, iniziato quando ha sostituito Michel Platini nel 2016, così come i piccoli San Marino, Andorra e le Isole Faroe”.
Queste federazioni sarebbero spinte da “dalla loro convinzione che lui abbia protetto i loro interessi dall’essere trascurati nel mezzo del potere finanziario dei Paesi europei più grandi e dei loro club. Il 56enne ha fatto la sua parte per le nazioni più piccole d’Europa aggiungendo quattro squadre extra alla fase a gironi della Champions League la prossima stagione, creando un’Europa Conference League ampliata e aumentando la ridistribuzione dei fondi centrali ai paesi e ai club più piccoli“.