Un bambino di 11 anni del Mali implora la Fifa di poter giocare a calcio

Arrivato nelle Canarie in barca, si è allenato per due anni ma non ha mai esordito in una partita nel campionato federale di Tenerife, la Fifa ieri lo ha autorizzato.

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Doha (Qatar) 18/11/2022 - conferenza stampa Fifa / foto Imago/Image Sport nella foto: Gianni Infantino ONLY ITALY

La richiesta di un bimbo di 11 anni che supplica la Fifa di lasciarlo giocare a calcio insieme ai suoi compagni. La Fifa ha finalmente risolto la controversia sul piccolo giocatore e si tratta di una decisione che è destinata a cambiare il mondo del calcio.

Il ragazzino, nato in Africa e arrivato nelle Canarie in barca, aveva scritto una lettera straziante alla Fifa per poter essere tesserato. Da due anni chiedeva di poter giocare nel campionato federale di Tenerife ma mancava la documentazione necessaria.

Di seguito la lettera:

“Sono un bambino di 11 anni che vuole giocare a calcio. Mi alleno da quasi due anni e lavoro sodo per poter giocare presto con i miei compagni. Vogliono che anche io giochi e mi chiedono sempre quando posso farlo. Non mi lasciano giocare e non capisco perché. Per questa situazione a volte mi sento triste, arrabbiato, e mi arrabbio con la FIFA. I miei compagni di squadra sono gli stessi bambini con cui vado a scuola e con cui gioco e con cui condivido tante cose perché sono miei amici. Non capisco perché abbiano lasciato giocare loro e non io. L’unica differenza è che sono nero e sono nato in Africa. Questo è quello che meno dovrebbe importare, ma non è così. Per molto tempo ogni settimana ho chiesto se potevo giocare la prossima partita. C’è stato un momento in cui avrei potuto farlo, quando mia madre ha consegnato tutte le carte alla Federazione. Ci speravo ma alla fine la FIFA mi ha detto di no. Ora mi dicono che le cose sono cambiate ma non voglio festeggiare nulla finché non potrò giocare.”

La Fifa questo giovedì ha accettato i documenti per poter permettere al giocatore del Mali di giocare in una squadra del quartiere di La Laguna, nelle Canarie.

Inoltre l’organo presieduto da Infantino ha dato istruzioni affinché l’eccezione umanitaria sia correttamente applicata al resto dei minori che arrivano in barca che si trovano nella stessa situazione.

Della svolta ha dato notizia il Corriere dello Sport che fa sapere:

“La FIFA ha confermato questa decisione al magistrato Reyes Martel, il giudice minorile di Las Palmas de Gran Canaria che lo aveva già convinto nel novembre 2022 a modificare il suo regolamento sui trasferimenti internazionali di minori in modo che si adattasse all’unicità dei bambini indifesi.”

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