Corsera, insulti razzisti a una 15enne da un genitore avversario: «Mangiabanane!»
Ad Ancona, la calciatrice era in tribuna ad assistere alla gara della sua squadra quando il genitore ha cominciato ad offenderla

Un’altra brutta storia di razzismo è avvenuta domenica scorsa sul campo dell’Alma Juventus Fano Calcio Femminile he ospitava la formazione femminile dell’Ancona Respect. La vittima è una ragazza di 15 anni, nata e cresciuta in Italia con genitori nigeriani. Era in tribuna ad assistere alla partita delle sue compagne quando un genitore della squadra avversaria le ha urlato contro insulti razzisti
«Mangiabanane!»
È la stessa ragazza a raccontare al Corriere della Sera cosa è accaduto
«Mi ero subito accorta di questo genitore che si stava scaldando ed era molto nervoso. Ha iniziato a prendersela con me quando, commentando un’azione, ho chiesto se la palla fosse entrata in gol oppure no. E lui: hai visto male, e speriamo che continui a vedere male. Io l’ho invitato a stare calmo. È stato solo l’inizio».
Cosa è successo dopo?
«Il nostro portiere scatta verso la palla ma si scontra con l’altra ragazza in azione nell’area. Lui dalla tribuna urlava come un pazzo chiedendo il rigore. Io l’ho invitato di nuovo a stare calmo ma lui era sempre più aggressivo. Così, a un certo punto, ho deciso di andarmene. È stato lì, mentre mi alzavo, che l’ho sentito».
«Stai zitta o ti sbianco!»
In suo soccorso è intervenuto un altro genitore che ha epitetato lo scostumato “Non ti vergogni? Potrebbe essere tua figlia”
Ma intanto il danno era fatto e non era la prima volta
«Gli insulti sono iniziati a scuola. Dalle elementari in poi. Insulti e minacce. Anche l’atteggiamento delle altre madri, che non tenevano in considerazione la mia e non la invitavano ai ritrovi pomeridiani, mi faceva male. Ho avuto un crollo, una volta, quando avevo dodici anni. Tornando a casa, dissi piangendo a mia madre che volevo morire per rinascere bianca».