Marca conclude:
“Finora, nessun giocatore del PSG si è opposto a queste misure. La domanda è: dureranno nel club?”.
Al-Khelaifi vuole che i giocatori rispettino le regole e si affida al ds, che al gruppo ha detto: "Se c'è qualcuno che non è d'accordo, è libero di andarsene".
Parigi (Francia) 11/08/2021 - conferenza stampa presentazione Lionel Messi/Image Sport nella foto: Nasser Al Khelaifi
Marca scrive delle nuove regole instaurate nello spogliatoio del Psg. Al-Khelaifi vuole che il gruppo sia disciplinato, ci tiene al controllo, e la nomina del direttore sportivo Luis Campos va proprio in questa direzione. Si tratta di un tasto su cui ha battuto lo stesso tecnico, Christophe Galtier, nel giorno in cui è stato presentato ufficialmente alla stampa: occorre disciplina dentro e fuori dal campo.
“A Parigi stanno ancora cercando l’enorme quantità di milioni investiti in questi anni per alzare una volta per tutte la Champions League. Per questo la nuova strategia del club è quella di imporre una forte disciplina alla propria rosa. E come risultato di questo cambio di tono, il PSG ha assunto Luis Campos come nuovo direttore sportivo”.
Il giorno in cui Campos ha incontrato i giocatori, scrive il quotidiano spagnolo, ha chiarito loro che ci sarebbero state delle nuove regole da seguire. Ed ha specificato:
“Se c’è qualcuno che non è d’accordo, è libero di andarsene”.
Le regole sono tante.
“vanno dalle più banali, come colazioni e pranzi per tutta la rosa insieme, e niente telefonate, per favorire i rapporti di gruppo”.
“Anche se forse la nuova misura più controversa è il divieto di uscire. Luis Campos viene informato dei locali notturni frequentati dai giocatori parigini in modo da avere un certo controllo sulle azioni dei giocatori. Questo provvedimento ha l’approvazione di Galtier”.
Marca conclude:
“Finora, nessun giocatore del PSG si è opposto a queste misure. La domanda è: dureranno nel club?”.
Victor i soldi sauditi non li vuole, Galatatasaray e Juve sono pronti e per Kean non ci sarebbe trattativa: De Laurentiis sgancerebbe i 52 milioni e se lo prenderebbe
Il serbo si è messo di traverso. Intanto Osimhen continua a rifiutare i milioni sauditi. Il Galatasary può solo sperare. Altre offerte per lui non ce ne sono
Anche per le difficoltà che il Napoli sta incontrando nelle altre trattative. A Conte non dispiacerebbe un attaccante come lui. Ma anche i costi sono proibitivi
“Considerato quel che ha prodotto, i costi tremendamente alti e l'atteggiamento dannoso dentro e fuori dal campo. Il Toronto ha deciso di stravolgere la cultura del club e di ripartire dal merito”
Riscatto a 7-8 milioni, che potrebbe diventare obbligo; gli azzurri vorrebbero cederlo a titolo definitivo se il Toro resta in Serie A o al primo punto ottenuto nel girone di ritorno.
Il ruolo di "dodicesimo" comincia a stargli stretto, lui preferirebbe restare in Italia e per questo sta prendendo tempo. Destino incrociato con Lucca
Il Bologna chiede 45 milioni, il Napoli vuole arrivare massimo a 35 e magari inserire una contropartita tecnica (Zanoli o Lindstrom). Rispunta Chiesa
Alla Gazzetta: «il valore aggiunto è stato Conte. Non aveva mica Maradona, e nemmeno Careca... E a gennaio gli hanno pure venduto il migliore, cioè Kvaratskhelia»
Conte ha chiaro in testa che cosa fare sul mercato e De Laurentiis lo asseconda con acquisti di livello. De Bruyne e gli altri: squadra multifunzionale e di profilo internazionale. L'unica incognita è il doppio impegno
L’appuntamento per la prima sfida è alle ore 18 di martedì 22 luglio, con l’esordio del campione ex Manchester City Kevin De Bruyne. La seconda si disputerà il 26 luglio
Lo rivela L'Equipe. Era molto legato al suocero: «Non sono andato a trovarlo in ospedale perché pensavo che sarebbe guarito. Non rinviamo quel che possiamo fare ora»
La Gazzetta: “Ha detto no alla ricca offerta del Fenerbahçe di Mourinho perché non considera il campionato turco al suo livello, e vuole andarsene tra un anno in scadenza”