Legrottaglie dà lezioni a De Ligt: «Non gli ho mai visto una vera leadership, non si è inserito nell’ambiente»

A TuttoJuve. «Per sostituirlo non servono grandi campioni: un difensore te lo puoi inventare anche grazie ad una buona organizzazione di reparto»

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during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

Nicola Legrottaglie dà lezioni a Matthjs De Ligt. Lo fa sulla scorta di un’intuizione che ebbe anni fa, quando suggerì a Ranieri di spostare Chiellini (all’epoca terzino) al centro della difesa. Un’intuizione che evidentemente gli ha concesso il lusso del giudizio. Lo fa in un’intervista esclusiva concessa a Tuttojuve, dove parla della possibile partenza del difensore olandese («se il ragazzo fosse davvero convinto di voler partire, non so quanto converrebbe alla Juventus tenerselo in casa contro la sua volontà») ma anche di stagioni che tutto sommato non l’hanno convinto.

«Come caratteristiche a me il giocatore è sempre piaciuto. Credo, però, che non si sia mai davvero inserito nell’ambiente. Non gli ho mai visto una vera leadership, dall’esterno lo si è percepito un po’ in disparte rispetto al gruppo. Diciamo che non ha fatto di tutto per farsi volere bene. La Juventus non farà certamente muro con l’entourage del giocatore ma lo cederà una volta pronta una valida alternativa. O almeno c’è da aspettarselo. Non credo che la Juve voglia sbilanciarsi prima di trovare una soluzione»

Un’alternativa, dunque. Non per forza un grande campione, visto che Bremer e Koulibaly sarebbero «all’altezza, certo, ma a fronte di un investimento importante». Un difensore, invece, «te lo puoi inventare anche grazie ad una buona organizzazione di reparto». Bastano «buoni giocatori con caratteristiche giuste, profili in grado di completarsi coi compagni».

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