Il Guardian: «La lezione del Chelsea, un magnate ne sostituisce un altro e la guerra è già dimenticata»

"Il calcio ha un talento ineguagliabile nell'estrarre il serio dal banale, ma è vero anche il contrario"

Abramovich chelsea brasiliani

Londra (Inghilterra) 15/08/2016 - Premier League / Chelsea-West Ham / foto phcimages.com/Image Sport nella foto: Roman Abramovich ONLY ITALY

“Un miliardario completa una spettacolare acquisizione di una delle istituzioni sportive più amate del mondo e inizia immediatamente una sontuosa e sbalorditiva spesa. I nuovi acquisti si accumulano come regali sotto l’albero di Natale. I debiti salgono a centinaia di milioni, suscitando l’ira e l’invidia dei loro rivali. Ma alle sue condizioni, funziona: il successo è debitamente comprato, il popolo placato, lo sport si è piegato dolcemente alla sua volontà“.

In cinque righe Jonathan Liew riassume un processo cui ormai siamo abituati, ma che fatichiamo a non guardare con sorpresa ogni volta che si ripropone. La firma del Guardian commenta l’acquisizione del Chelsea da parte della cordata guidata da Todd Boehly, e fa un giochetto: volete sapere come sarà il nuovo Chelsea? Basta guardare la storia dei Los Angeles Dodgers.

Ciò che colpisce di più nella vicenda del Chelsea – scrive – è che non cambierà quasi niente: “Il terzo posto e la Champions League della prossima stagione sono assicurati. E un ambizioso magnate è stato semplicemente sostituito da un altro“.

“È facile dimenticare, in mezzo a tutta la musica d’atmosfera familiare, l’indicibile stranezza degli eventi che ci hanno portato a questo punto. L’omicidio sistematico del popolo ucraino è stato in gran parte dimenticato, o almeno interiorizzato, dal gioco in generale. Parliamo delle lezioni che il calcio può trarre dall’indulgenza nei confronti di un uomo accusato dal governo del Regno Unito di avere “il sangue del popolo ucraino nelle sue mani”? O dobbiamo parlare di cosa significhi tutto questo per il futuro di Romelu Lukaku? Il calcio ha da tempo un talento ineguagliabile nell’estrarre il serio dal banale, e le ultime settimane hanno dimostrato che forse è vero anche il contrario”.

“Se puoi permetterti di acquistare una squadra di calcio della Premier League – continua – supponiamo che tu possa permetterti anche di assumere una società di pubbliche relazioni”. E quindi ciò che vedremo sarà fumo, studiato, montato.

“Il Chelsea seguirà le linee seguite dei Dodgers, che negli ultimi dieci anni sono stati trasformati da dispendiosi perdenti in una delle forze preminenti dello sport. Nei primi quattro anni di Boehly i Dodgers hanno speso 1 miliardo di dollari per nuovi giocatori”. E alla fine “nel 2020 hanno finalmente vinto le World Series dopo 32 anni”.

Ma il Chelsea è un po’ diverso. E’ già lassù. E i tifosi del Chelsea stanno già bene. Ora al massimo sborseranno più soldi. “Il successo ha avuto un caro prezzo per i tifosi dei Dodgers: gli abbonamenti più economici al Dodger Stadium ora costano  1.400 sterline, più di quattro volte di più di dieci anni fa. I più costosi costano 13.000 sterline, con un aumento di quasi il 150%. I prezzi dei parcheggi sono aumentati a un ritmo simile. Una porzione di patatine fritte in un casco da baseball di plastica ti costerà 10 dollari”.

“Questo, forse, è il vero tema che definisce la visione di Boehly per lo sport d’élite: un intrattenimento premium. In un certo senso, questa è la principale distinzione tra le ere Abramovich e Boehly. Per i fan del Chelsea, gli anni di Abramovich sono stati un paesaggio onirico ricoperto di zucchero, uno spettacolo abbondante la cui surrealtà derivava dal fatto che nessuno riusciva davvero a capire perché tutto ciò stesse accadendo. Politica? Prestigio? Boehly, al contrario, è una creatura di puro commercio, di frecce verdi e rosse, di grafici e di rendimenti a 10 anni”.

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