Nagelsmann: «Alleno i calciatori a sviluppare la loro intelligenza, a decidere più rapidamente»
L'allenatore del Bayern al Paìs: «Impongo loro esercizi complicati e regole provocatorie. Il possesso palla va bene ma non deve farti venire sonno»

Monaco di Baviera 08/03/2022 - Champions League / Bayern Monaco-Salisburgo / foto Imago/Image Sport nella foto: Julian Nagelsmann
Domani sera si giocherà il quarto di finale di Champions tra Villarreal e Bayern di Monaco. El Paìs ha intrvistato Nagelsmann tecnico dei bavaresi.
El Paìs gli chiede: il lavoro di base di ogni allenatore è quello di fornire tempo e spazio ai suoi giocatori. Come fa a farlo in questo calcio che concede così pochi spazi?
Fisicamente, i calciatori sono molto allenati, ma nella velocità cognitiva ci sono molte cose che possono essere allenate in modo che possano percepire una situazione più rapidamente e prendere decisioni più veloci. Incoraggio i giocatori a fare un sacco di esercizi complicati. Impongo regole provocatorie – alterando spazi, colori, obiettivi, numero di giocatori – in modo che, senza esserne consapevoli, sviluppano l’intelligenza perché devono costantemente prendere decisioni. Il giorno della partita togli tutte quelle regole e 11 contro 11 il gioco sembra molto meno complicato di ogni unità di allenamento.
A proposito del possesso palla dice
Il punto è che il tuo gioco basato sul controllo della palla non deve farti venire sonno. Il calcio è anche intrattenimento e dovrebbe essere qualcosa che ti cattura.
Sul perché in Germania si vedono meno gesti “artistici” rispetto a giocatori francesi, brasiliani, spagnoli o anche inglesi (l’Italia non è mai citata, ndr). I tedeschi non sono allenati a questo?
È una questione di educazione, come sei cresciuto e cosa significa il calcio per la società. Ci sono giocatori tedeschi che hanno un grande ego, che vogliono dimostrare di avere personalità, ma in fondo è vero che al Bayern i giocatori sanno che sul campo ottengono il successo più come squadra che come singoli calciatori, e che hanno bisogno l’uno dell’altro. Questa unione è da un lato un prodotto dell’istruzione e dall’altro figlia della consapevolezza che se l’obiettivo è essere al top in Europa lo raggiungeranno solo se lavoreranno come squadra. In Germania ai bambini viene insegnato fin dalla tenera età che una comunità può sempre fare più delle singole persone.