Libero: duro colloquio di Mancini con la squadra dopo il pareggio con l’Irlanda

Il ct ha peccato di riconoscenza verso il gruppo vincitore dell'Europeo. La squadra è in confusione perché lo è anche Mancini, privo di uomini e di idee

Mancini

Db Roma 12/11/2021 - qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Su Libero, Claudio Savelli commenta la partita dell’Italia contro l’Irlanda, di ieri sera. La squadra di Mancini ha perso il primo posto del girone di qualificazione ai Mondiali, dovrà giocare i playoff di marzo. Nelle tre partite del girone, scrive, l’Italia non si è mai espressa a buon livello, tranne nel caso del 5-0 contro la Lituania

“dove non per caso giocarono le riserve, magari inferiori ma di sicuro più motivate. È stato un peccato di superficialità di Mancini dettato dalla riconoscenza verso il gruppo degli Europei. Ieri, nel post partita, c’è stato un duro colloquio con la squadra che speriamo possa essere anche un nuovo inizio“.

L’Italia non ha giocatori decisivi.

“Quando non c’è il gioco servono i giocatori e questa Nazionale, di decisivi a prescindere dal contesto, non ne ha. Non ne ha mai avuti”.

Ieri è mancato Immobile, che “con tutto quel campo da attaccare, sarebbe stato perfetto”.

È paradossale che la nazionale campione d’Europa

“Il piano di gara è corretto in linea teorica – costruire a destra, sfruttando il piede caldo di Tonali, e lanciare Barella che si inserisce – peccato che sia l’unico e che ci siano delle falle nella scelta degli uomini. L’inserimento non è infatti la prima specialità dell’interista; Insigne, invece, vuole palleggiare con il centrocampo in una partita in cui il centrocampo può e deve cavarsela da solo. Sono tutte scelte confusionarie, che sbugiardano un percorso nel momento decisivo, quando serve coerenza. La squadra è in confusione quindi perché lo è anche Mancini, privo di uomini ma anche di idee”.

 

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