Il papà di Reina chiede il carcere per gli indipendentisti catalani: «Quattro pittime che stanno montando un casino»

Miguel Reina, papà di Pepe ed ex portiere del Barcellona (ha vissuto molti anni in Catalogna anche se è nativo di Cordoba, Andalusia), non le manda a dire a proposito dell’indipendentismo catalano e delle elezioni in programma domenica 27. Al programma “Jugones de la Sexta”, Reina ha rilasciato dichiarazioni piuttosto nette: «Per chi delinque, chi […]

Miguel Reina, papà di Pepe ed ex portiere del Barcellona (ha vissuto molti anni in Catalogna anche se è nativo di Cordoba, Andalusia), non le manda a dire a proposito dell’indipendentismo catalano e delle elezioni in programma domenica 27. Al programma “Jugones de la Sexta”, Reina ha rilasciato dichiarazioni piuttosto nette: «Per chi delinque, chi trasgredisce, sono previste le prigioni. Il movimento per l’indipendenza della Catalogna è contro la legge e come tale dev’essere trattato dai tribunali. È un movimento minoritario all’interno della Catalogna ma riesce a fare tanto rumore. Ci vuole coraggio per fermarlo in modo definitivo». Reina senior esplicita il concetto: «Servono i coglioni per palare chiaramente ed affrontare questo fenomeno. Diciamo la verità, questa è una rivolta peraltro mossa da una minoranza. Sono quattro pittime che sono riusciti a trovare il modo di farsi notare. Ci sono invece 40mila persone – aggiunge Reina – che la pensano come Paul Gasol (che ha dichiarato di sentirsi sia catalano sia spagnolo, ndr)».

Ricordiamo che nei giorni scorsi Guardiola aveva dichiarato che avrebbe giocato per la Nazionale catalana se fosse esistita. Oggi ha aggiunto: «Ho la sensazione che quello che si è vissuto e si vivrà sarà qualcosa di storico e che da tutto questo processo non si tornerà indietro. Prima o poi l’indipendenza della Catalogna arriverà, sono sicuro, e allora Catalogna e Spagna saranno migliori».

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