Lazio, Lotito denuncia l’agente di Zarate per estorsione. Il caso diventa giudiziario
Sulla Gazzetta. La Procura Figc ha già aperto un fascicolo, ma la stessa cosa potrebbe fare anche la giustizia ordinaria. Se le accuse dell'agente di Zarate fossero provate, per Lotito si configurerebbe il reato di evasione fiscale

Non si placa il caos generato dal caso Lotito-Zarate. Martedì Le Iene avrebbero dovuto mandare in onda un servizio in cui l’agente del calciatore, Luis Ruzzi, accusava Lotito di aver pagato una parte del suo stipendio in nero. Poi è stato tutto rimandato a martedì prossimo, per dare al presidente della Lazio la possibilità di ribattere.
Intanto, però, le accuse di Ruzzi sono diventate di dominio pubblico.
La Gazzetta dello Sport scrive che la Lazio respinge le accuse e risponderà sulla questione martedì nella puntata de Le Iene. Ma la questione potrebbe essere affrontata anche in sede giudiziaria. La Procura Figc ha già aperto un fascicolo sulla vicenda,
“ma potrebbe presto farlo anche quella ordinaria, visto che – se le accuse di Ruzzi fossero provate – si configurerebbero una serie di reati per Lotito, tra cui quello di evasione fiscale. Il club romano è comunque convinto di aver agito regolarmente. Respinge l’assioma secondo cui dietro quelle commissioni si celava un pagamento mascherato ed ha così deciso di denunciare Ruzzi per estorsione”.
Per quanto riguarda l’entità sproporzionata delle commissioni, Lotito
“si rifà alla precedente pronuncia della Corte federale che nel 2012 (dopo la denuncia di Paolo Di Canio in tv ed il conseguente processo) imputò alla Lazio solo di aver versato le commissioni ad una società (la Pluriel) anziché ad una persona fisica come prevedeva il regolamento. E infatti le successive tranche furono versate all’amministratore di quella società, l’agente Riccardo Petrucchi”.