Damascelli: troppa confidenza tra Agnelli e i bianconeri. Chiellini aumenta l’anarchia
Sul Giornale. I casi di Higuain e di Rabiot confermano che è venuto a mancare il rispetto delle regole che la società ha sempre avuto e fatto osservare. I dirigenti sono spiazzati e disarmati (anche disarmanti)
Sul Giornale. I casi di Higuain e di Rabiot confermano che è venuto a mancare il rispetto delle regole che la società ha sempre avuto e fatto osservare. I dirigenti sono spiazzati e disarmati (anche disarmanti)
“Non c’è più la Juventus di una volta”.
Lo scrive Tony Damascelli su Il Giornale a proposito dei casi Higuain e Rabiot.
“I casi di Higuain e di Rabiot sono la conferma di come, ormai, sia venuto a mancare il rispetto delle regole che la società ha sempre avuto e fatto osservare. Manca una personalità autorevole e autoritaria che sappia imporre le stesse regole, con la propria presenza, con una sola parola”.
E’ vero che i tempi di Boniperti, Moggi e Giraudo sono improponibili, continua, ma “ciò non significa l’autorizzazione al libera tutti”.
“Il rapporto affettuoso, che Andrea Agnelli intrattiene con i suoi calciatori, è sintomo della forte relazione che lega il presidente alla squadra ma è un segnale di eccessiva confidenza che permette, ad alcuni, di oltrepassare i propri doveri. Il continuo rinvio della ripresa dell’attività è stato un buon alibi per allontanarsi da Torino (altre squadre si sono ritrovate in analoga situazione) per poi ritrovarsi alla spicciolata, con ritardi e defezioni che non hanno giustificazione”.
I casi di Rabiot e Higuain confermano
“la fragilità di gestione del club”.
E a peggiorare le cose ci sono le dichiarazioni di Giorgio Chiellini.
“Hanno accentuato l’anarchia, i dirigenti sono spiazzati e disarmati (anche disarmanti)“.