Cellino: «Juve-Inter? Ho parlato con Agnelli. La Juve avrebbe giocato a porte chiuse»

Il presidente del Brescia intervistato dal CorSport: «Dobbiamo vergognarci. La Lega avrebbe dovuto tenere un atteggiamento più calcistico e meno politico. Ma difendo Dal Pino»

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Il Corriere dello Sport intervista Massimo Cellino, presidente del Brescia. Il tema è quello del caos in cui è piombata la Serie A per l’emergenza Coronavirus. Con il conseguente impiccio del calendario. Cellino si esprime in modo molto critico su quanto accaduto.

“Dobbiamo solo vergognarci”

L’unica strada, dice, è recuperare le partite rinviate e far slittare tutte le altre. L’unico modo per salvare la regolarità del campionato. Il presidente si dice favorevole a giocare a porte chiuse, se c’è un’emergenza sanitaria. Anche se è una cosa brutta. Del resto lui ci è passato, dice.

“Col Cagliari, per altri motivi, ho giocato un anno e mezzo a porte chiuse. E ho vinto più partite a porte chiuse che a porte aperte. E senza virus. Chi dice che senza il pubblico che incita sei penalizzato dice una cazz… E’ solo una questione psicologica. Le partite si vincono e si perdono, a porte chiuse o aperte cambia poco”.

Resta il fatto che l’immagine che la Lega sta dando di se stessa sia molto triste.

“Dobbiamo vergognarci. In un momento di emergenza come questo io in giro vedo solo presidenti che guardano ai propri interessi. Sento quello che parla dei suoi giocatori squalificati, quell’altro ancora che ragiona sulle diffide, quell’altro ancora che fa i conti con il calendario. Ma se tutti pensiamo ai nostri problemi il problema vero non si affronta. Mettiamoci d’accordo: o c’è un problema nazionale o ci stiamo prendendo in giro. La verità è che il calcio italiano riflette la pochezza della politica italiana”.

Per non parlare di Juventus-Inter.

“La grande cazz… è stata quella di rinviarla sabato mattina. Si doveva giocare a porte chiuse. Stop. Si giocava e basta. Il problema è diventato solo Juve-Inter. E questo mi mortifica, perché in Serie A ci sono venti società e non due. Non si può continuare a lavorare per due sole società”.

E Cellino difende la Juventus.

“Si sta demonizzando la Juve, tutti le stanno dando addosso. Ma io ho parlato con Andrea Agnelli: la Juve avrebbe giocato a porte chiuse”.

Bisogna rimediare subito, perché già così il campionato è falsato.

“Se non si gioca a porte chiuse e tutti insieme allora sì, lo sarà irrimediabilmente. Anzi, già così è un campionato falsato. Dobbiamo rimediare presto”.

Il caos si è generato anche per l’atteggiamento della Lega, dice.

“Credo che la Lega avrebbe dovuto tenere un atteggiamento più calcistico e meno politico. Pensare più al calcio e meno agli interessi politici di parte. Ma difendo Dal Pino, è in carica da soli dieci giorni. Sono tornato in Lega dopo cinque anni di assenza e ho trovato solo egoismi, interessi personali, polemiche. C’è poso senso di responsabilità”.

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