El Paìs massacra Inter-Liverpool: «Partita inutile decisa dal Var, in campo 22 inetti»
"Un triste spettacolo osceno di ordine e sterilità. 70.000 persone a San Siro come penitenti. Il Liverpool deve ringraziare un rigore palesemente arbitrario"

Pre Liverpool 17/09/2025 - Champions League / Liverpool-Atletico Madrid / foto Pressinphoto/Image Sport nella foto: Florian Wirtz
A Diego Torres, l’inviato del Paìs a San Siro, Inter-Liverpool non è piaciuta per niente. La sua cronaca sul giornale spagnolo è un massacro, attacca tutti: i giocatori per lo spettacolo offerto, gli arbitri per il rigore “palesemente arbitrario” che ha deciso il match, e il Liverpool soprattutto. La definisce “una partita inutile: un insieme di manovre burocratiche difensive, un completo disastro”.
Inter-Liverpool: ecco cosa si legge sul Paìs
“Il Liverpool ha vinto grazie a quel rigore, e la vittoria per 1-0 a San Siro ha attenuato la crisi politica, istituzionale e amministrativa innescata da Mo Salah quando, domenica, ha pubblicamente accusato il club e il suo allenatore di tradimento per averlo privato di un posto da titolare per tre volte di fila”.
“Non sappiamo se Salah smetterà mai di ricattare il Liverpool, visto come l’egiziano lo fa da anni, pretendendo costantemente aumenti di stipendio e compensi per i gol”. Ma “ciò che rimane irrisolvibile, per ora, è lo stile di gioco del Liverpool. Dopo aver speso quasi 500 milioni di sterline in acquisti in una sola estate, i campioni in carica della Premier League stanno precipitando: i conflitti si moltiplicano e tutto ciò che rimane del loro attacco, un tempo fiorente, sono i rami secchi e spogli di cross, tiri dalla distanza e i conseguenti rimbalzi, falli di mano, spinte, prese e altri episodi mai visti prima. Devono ricorrere alle 40 telecamere del Var per chiarire i fatti. È quello che è successo a San Siro. Due volte”.
El Paìs scrive di noia e “inettitudine generale”: “Si affrontano due squadre di calcio, una moltitudine di atleti. Più di 30 giocatori a partita. Per lo più giovani. Agili, veloci, astuti. Tutti vincitori della Champions League. Ancora più fortunati se indossano le divise di Inter e Liverpool . La vita sorride loro, e lo spettacolo diventa assurdo quando la pressione travolge il flusso del gioco, e a poco a poco, tutti rivelano una profonda consapevolezza della propria inadeguatezza. Non riescono a organizzare i propri pensieri mentre contemporaneamente affrontano gli ostacoli con i piedi. La natura sferica della palla li sopraffà. Possono solo coordinarsi per ostacolare, bloccare, scontrarsi e colpire. È un triste spettacolo di ordine e sterilità. Leggermente osceno quando coinvolge l’esibizionismo e l’assembramento di 70.000 persone che, come penitenti, prestano attenzione al vuoto”.
Né Wirtz né Isak
Per 88 minuti, la partita è stata una testimonianza di frustrazione. Anche contro la difesa assediata dell’Inter, privata di Acerbi e Calhanoglu a causa di infortuni nel primo tempo, il Liverpool ha faticato. Nessuno ha fatto progressi finché, ancora una volta, un episodio minuscolo, banale e impercettibile ha richiesto l’esame approfondito delle immagini fornite dalle 40 telecamere del Var. Il replay mostra Bastoni che pizzica la maglia di Wirtz nell’area di rigore dell’Inter per una frazione di secondo prima di lasciarla andare, a quel punto il tedesco è caduto vistosamente a terra.
Witz, costato 136 milioni di euro la scorsa estate, è entrato dalla panchina. Era sceso in campo solo per pochi minuti e il suo contributo non era stato di alcun valore, proprio come Isak, costato 140 milioni di euro ed era stato sostituito dopo un’ora di prestazione deludente.
Feliz Zwayer decise di assegnare un rigore, proprio come aveva annullato un gol un’ora prima, nonostante i replay non mostrassero chiaramente il presunto fallo. E così, con Szoboszlai in vantaggio per 1-0 e 12 punti in classifica, il Liverpool torna in Inghilterra per affrontare Salah, la sua stella punita.











