Napoli, sabato al Maradona arriverà l’Inter. Rinascere o scomparire, non vediamo troppe vie di mezzo (Gazzetta)

Un disastro, una catena di masochismi. Per il Napoli è stata la quarta sconfitta in stagione, due in campionato e due in Champions. I bonus sono finiti

Pagelle Napoli Inter scudetto

Db Napoli 01/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Scott McTominay-Yann Bisseck

Napoli, sabato al Maradona arriverà l’Inter. Rinascere o scomparire, non vediamo troppe vie di mezzo (Gazzetta)

Il Napoli ha già perso quattro partite dall’inizio della stagione: City, Milan, Torino e Psv Eindhoven. Segno che la situazione è critica e sabato al Maradona (ore 18) ci sarà il match scudetto con l’Inter di Chivu che si è ripresa e ieri sera ha finito col dominare il Saint-Gillioise con la vittoria per 4-0.

Scrive la Gazzetta dello Sport:

Il Napoli in 8 minuti si è capottato. Prima l’autorete di Buongiorno su cross di Perisic, poi il contropiedone lunghissimo che ha portato alla cavalcata solitaria di Saibari e al relativo 2-1. Vero che resta il dubbio di un fallo da rigore di Schouten su Lucca alla sorgente della mega-ripartenza, ma una squadra di Conte non può incassare una rete del genere. Sono saltate le marcature preventive, chi doveva giocare la palla (Beukema) l’ha regalata, chi doveva scappare all’indietro è avanzato (Buongiorno). Un disastro, una catena di masochismi. Immaginiamo la furia e lo sconcerto di Conte. Come buttarsi via in 90 metri di campo.

È una sconfitta brutta e avvilente, da cui il Napoli dovrà uscire in fretta, pena la compromissione dell’annata. Sabato al Maradona arriverà l’Inter, reduce da un risultato opposto. Rinascere o scomparire, non vediamo troppe vie di mezzo. Per il Napoli è stata la quarta sconfitta in stagione, due in campionato e due in Champions. I bonus sono finiti. 

Conte: «Napoli e i napoletani non possono essere presi per il culo»

L’allenatore del Napoli in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Psv in Champions non vuole sentire ragioni né parlare di singoli o episodi

«Le glorie personali non mi interessano. Quello che deve fare Scott come tutti quanti è che deve alzare i giri perché sarà un’annata super. È capitata questa sconfitta, però è capitata anche col Milan e col Torino, non è il primo segnale e io mi auguro che questo segnale – che deve provocare dolore – acceleri questo processo di come back in the past»

Quello di cui ha bisogno il Napoli e ritrovare il vecchio spirito

«Penso che tutte le parti debbano essere analizzate, se la cataloghi come una serata negativa significa che ti stai preparando a subirne un’altra. I ragazzi sanno benissimo che dico in maniera spontanea quello che penso. Penso che sicuramente bisogna ritrovare lo spirito dell’anno scorso, perché quello ci ha permesso di fare qualcosa di straordinario con pochissimi calciatori. Bisogna tornare come l’anno scorso. Non è semplice inserire nuovi giocatori, è anche sbagliato inserirne nove ma noi non potevamo farne a meno. Però quando inserisci giocatori significa inserire nuove teste in un sistema che funzionava. Dobbiamo anche farci tutti un bagno di umiltà e capire che ci saranno grandi difficoltà. Io ve l’ho detto ma ho smesso perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Qualcuno sta buttando fumo negli occhi a Napoli e Napoli è una piazza a cui bisogna sempre dire la verità. Se qualcuno la pensa diversamente lo posso accettare, ma io sono a capo di questo gruppo e ribadisco che quest’anno sarà un’annata molto complesso. La partita di oggi ci deve dare un’accelerata a tornare quelli che eravamo e ai nuovi a inserirsi con umiltà e in silenzio»

Tutti devono cominciare a girare secondo Conte

«Come ho detto, i vecchi devono alzare i giri e i nuovi devono alzare i giri, dobbiamo alzare i giri tutti al di là dell’espulsione o meno. Se vogliamo continuare a crescere e costruire dobbiamo capire che bisogna aumentare i giri e ritrovare quella compattezza che avevamo l’anno scorso, dove c’era un unico obiettivo, non c’erano obiettivi personali e c’era un’unica visione. C’era solo il bene del Napoli non il mio o il tuo. Il bene del singolo non serve e niente, solo quello di squadra, si sono create tante situazioni che sono state talmente spudorate, Napoli e i napoletani non possono essere presi per il culo»

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