Riis: «Ero dopato fino al collo, e non me ne pento. Lo facevano tutti»

Il vincitore del Tour 1996: "Sapevo cosa stavo facendo. Non me ne vergogno; è quello che si faceva allora"

Danish Bjarne Riis gasps for air as he climbs behind Frenchman Richard Virenque in the Mosses pass during the 16th stage of the Tour de France between Morzine and Fribourg (Switzerland), 22 July. Frenchman Christophe Mengin won the stage as Riis finished 39th. (ELECTRONIC IMAGE) (Photo by PASCAL PAVANI / AFP)

“Ero dopato fino al collo e non me pento”. L’ex ciclista danese Bjarne Riis, campione del Tour de France del 1996 interrompendo la serie di cinque vittorie consecutive di Miguel Indurain, è tornato a raccontare la vergogna del ciclismo anni 90.

Nelle ultime settimane, è diventata virale una dichiarazione rilasciata da Riis durante una conferenza ciclistica a Copenaghen, in cui ammette apertamente di aver vinto il Tour de France del 1996 sotto l’effetto del doping. “Ero completamente dopato e sapevo cosa stavo facendo. Ero immerso fino al collo nell’EPO. Non me ne vergogno; è quello che si faceva allora. Non me ne pento perché era la norma all’epoca, in un sistema che tutti avevamo accettato silenziosamente”.

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