Cerasuolo: «Mio padre ha gioito più per lo scudetto del Napoli che per il mio oro. Ma la Juventus è la mia vita»
L'oro mondiale a Tuttosport: «Che goduria nel 2018, quando mio padre pregustava già lo scudetto dopo il gol di Koulibaly. Quando ho visto la Juve dal vivo, non ha mai vinto»

Italy's swimmer Simone Cerasuolo celebrates winning the final of the men's 50m breaststroke swimming event during the 2025 World Aquatics Championships in Singapore on July 30, 2025. (Photo by MANAN VATSYAYANA / AFP)
Simone Cerasuolo, nuotare imolese (di origini napoletane) fresco di medaglia d’oro ai Mondiali di Singapore, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport. Argomento principale: la sua passione sconfinata per la Juventus, con tanto di aneddoti e focus sulla rivalità con il Napoli. Vi proponiamo un estratto delle sue parole.
Cerasuolo a Tuttosport: «Per me la Juventus è tutto. La rivalità col Napoli e quel gol del Pipita…»
«Per me la Juventus è tutto. Ho sempre vissuto le vicende bianconere con un trasporto emotivo pazzesco, da grande tifoso. Appena ho qualche minuto libero prendo il telefono e cerco ogni notizia che riguardi la Juventus, soprattutto in un momento come questo in cui c’è il mercato che impazza. La vita mi ha portato a seguire il nuoto sin da bambino, ho smesso prestissimo di giocare, ma la Juventus è parte di me e sarà sempre così», esordisce Cerasuolo.
Dopo aver vinto l’oro a Singapore, il 22enne emiliano ha ricevuto le congratulazioni da esponenti illustri della storia bianconera, come Giorgio Chiellini e Max Allegri: «Per me sono degli idoli assoluti. Giorgio, che sono sicuro diventerà un grandissimo dirigente, mi ha invitato all’Allianz Stadium a nome di tutta la Juventus: non vedo l’ora di poter abbracciare tutto il mondo bianconero, condividendo con loro la gioia per la mia medaglia».
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Ricorda l’ultima volta all’Allianz Stadium?
«Devo dire una cosa, ma spero che i tifosi mi perdoneranno: quando ho visto la Juventus dal vivo non ha mai vinto. Mai. L’ho vista tre volte a Torino e due volte in trasferta: due volte contro il Bologna, due volte contro il Sassuolo e una volta contro il Napoli. Mai una gioia, insomma. La prossima spero sia quella buona: mi manca godermi dal vivo una Juventus vincente».
Quale partita attende più di tutte?
«Quella contro il Napoli: in famiglia c’è una rivalità fortissima con mio padre, che ha sicuramente gioito di più per lo scudetto azzurro che per la mia medaglia d’oro (ride, ndr). Ma c’è sempre un trofeo che porto nel cuore, proprio in riferimento a questa rivalità».
Cerasuolo e lo scudetto Juve del 2018
«Il gol di Koulibaly a Torino mi aveva affossato. Poi, però, il 3-2 di San Siro contro l’Inter resta un momento indimenticabile: quando ho visto il mio Pipita segnare di testa su assist di Cuadrado sono esploso. Una goduria pazzesca: vale doppio perché ha sfilato via quello scudetto a mio padre che già lo pregustava».
Per lei che cos’è la Juventus?
«Basta una sola parola: vita».
Eppure la sua vita è stata caratterizzata da un profondo legame col nuoto. Quali sacrifici le sono pesati di più in questi anni?
«Onestamente nessuno: non sono mai stato un festaiolo, non mi sono mai pesate le rinunce che ho fatto. Ho sperato di vivere sempre grandi emozioni e a Singapore ci sono riuscito. Ora punto a Los Angeles».
Cosa le viene in mente quando ripensa a Singapore?
«Il momento in cui tocco la piastra. Anche perché le cose successe dopo le ricordo in maniera sfocata. Ma quella gioia mi ha ripagato di una vita di sacrifici: ho pensato alla mia famiglia, alla mia fidanzata, ai miei amici, allo staff che mi segue quotidianamente e ai compagni: abbiamo messo tutti un mattoncino per questo oro mondiale».
Riuscirà a vincere prima lei un oro olimpico o Kenan Yildiz il Pallone d’Oro?
«Stavolta mi metto davanti: fate vincere prima me, dai! Anche se penso che Yildiz abbia più anni di me per riuscirci: ce la può fare. Dovrà vedersela con Mbappé e Yamal, ma ha dei numeri da fuoriclasse. Si può inserire anche lui in questa corsa tra qualche anno».
Se deve fare una classifica delle notti più belle da tifoso bianconero, a quali partite pensa?
«Tre su tutte: il 3-0 contro l’Atletico Madrid nel 2019, il 3-0 al Barcellona nel 2017 con doppietta di Dybala e gol del mio idolo Chiellini e poi l’1-1 al Bernabeu contro il Real Madrid nel 2015».
Immagini di dover scegliere lei un colpo di mercato per questa Juventus. Chi prenderebbe?
«Se parte Vlahovic ripunterei su Kolo Muani. E poi vorrei fare un appello per tenere Miretti: darei fiducia ad un ragazzo così a centrocampo, spero non vada al Napoli. Ma il vero colpo la Juventus l’ha già fatto: David farà tanti gol».