«Vabbè, ora se ne va o no?»: cosa hanno detto a Trump gli imbarazzati giocatori del Chelsea
Il Telegraph ha fatto leggere il labiale agli esperti. Palmer e James non capivano perché Trump gli impallasse la premiazione del Mondiale per Club

Db New Jersey (Stati Uniti) 13/07/2025 - finale FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Reece James-Donald Trump
Giocatori di calcio messi in imbarazzo dal Presidente degli Stati Uniti, puntata seconda. Dopo la Juve allo Studio Ovale, ecco il Chelsea sul podio del Mondiale per Club. Quando Donald Trump ha deciso di intestarsi la premiazione da protagonista assoluto. E “persino Cole Palmer ha abbandonato il suo atteggiamento notoriamente discreto” – racconta il Telegraph – quando viene messo in ombra dalla stazza di Trump, alto 1,90 m, che si fa strada a forza per sollevare il trofeo del Chelsea.
“Come confermato da chi legge le labbra, è Palmer il primo a contestare la presenza di Trump. Sembra chiedere a James: “Cosa sta facendo?”. A quel punto James sembra aver chiesto al presidente: “Ha intenzione di andarsene?”
Tuttavia, in seguito all’analisi, l’esperta di lettura labiale Jacqui Press dice al Telegraph che Palmer ha urlato: “Amico… amico… aspetta, aspetta e vedrai”, e James ha chiesto contemporaneamente a Trump e Sánchez: “Posso, posso sollevare?”.
Mentre James sollevava il trofeo, Trump rimaneva sul palco, applaudendo e sorridendo, tra scene di giubilo da parte dei giocatori, prima che Gianni Infantino, il presidente della Fifa, lo accompagnasse finalmente sul retro del palco.
Sia Palmer che James hanno poi confermato di essere rimasti sorpresi dal fatto che Trump “volesse restare”. “Sapevo che sarebbe stato qui, ma non sapevo che sarebbe salito sul palco quando avremmo alzato il trofeo”, ha detto Palmer. “Ero un po’ confuso, sì.”
James ha aggiunto: “Mi hanno detto che avrebbe consegnato il trofeo e poi sarebbe uscito dal palco, e io ho pensato che sarebbe uscito, ma lui voleva rimanere”.