Trump in modalità “io il palchetto non lo lascio”: voleva alzare il trofeo del Mondiale per club insieme a James (Athletic)

Tanti fischi per il presidente degli Stati Uniti, prima e dopo il match. Durante la premiazione del Chelsea, i calciatori non sapevano se ridere o disperarsi.

Db New Jersey (Stati Uniti) 13/07/2025 - finale FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Reece James-Donald Trump

Il concetto di “posto fisso” di Checco Zalone è arrivato anche oltreoceano, nientepopodimeno che a Donald Trump. Il Chelsea ha vinto 3-0 contro il Psg il Mondiale per club. Presente allo stadio di New York anche il presidente degli Stati Uniti, che si è reso protagonista di episodi curiosi.

Trump protagonista della finale del Mondiale per club

Come riportato da The Athletic:

Trump è stato fischiato. I fischi erano stati evidenti quando è apparso per la prima volta sul grande schermo prima del calcio d’inizio e per l’inno nazionale. Era apparso in precedenza su Dazn per un’intervista e assomigliava a un uomo tenuto in ostaggio al quale era stato detto di dire che si stava divertendo. Durante quell’intervista, che è stata proiettata dopo la presentazione del trofeo, Trump ha definito il calcio uno “sport in crescita”, come se fosse un nuovo sport come il padel o qualcosa del genere, e poi è stato chiesto se gli Stati Uniti potessero iniziare a dominare il mondo del calcio. Ha risposto che in politica e in economia si stanno prendendo le direzioni giuste, prima di passare a parlare del Qatar, la Nato e gli Stati Uniti come il Paese più caldo del mondo (non riferendosi alla temperatura); quindi è un no. Gli è stato poi chiesto se lo sport fosse uno strumento unificante: «Credo che lo sport internazionale possa unire tutti i Paesi del mondo». Un’idea nuova.

La scena che però ha destato più scalpore è stata probabilmente quando Trump voleva forse alzare il trofeo. The Athletic continua:

Non ha lasciato il palchetto mentre il capitano del Chelsea Reece James aspettava pazientemente di alzare il trofeo. Mentre Infantino si era messo in disparte dopo che lui e il presidente degli Stati Uniti avevano consegnato il trofeo nelle mani di James, Trump ha deciso di restare accanto ai giocatori. Palmer aveva un espressione come a dire «Ma che ca…?!?!»; James sembrava chiedere se stesse per andarsene, e Cucurrella lo fissava ridacchiando. Trump ha poi salutato i tifosi mentre usciva dal campo, ma è stato fischiato e deriso. Era un momento completamente folle e di simile non c’è nulla nella storia del calcio. Un evento senza precedenti. 

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