Il Mondiale per club fa i conti col caldo americano, come quando Medvedev disse: “qualcuno morirà”

Come nel 1994, e come sarà il prossimo anno. C'è una linea rovente che attraversa gli Stati Uniti. Ne scrivono De Telegraaf e Süddeutsche

Mondiale per club

A stadium employee throws water to moisten the pitch at half-time of the FIFA Club World Cup 2025 Group B football match between US Seattle Sounders and France's Paris Saint-Germain at the Lumen Field stadium in Seattle on June 23, 2025. (Photo by JUAN MABROMATA / AFP)

Negli Stati Uniti, il Mondiale per Club si disputa sotto un caldo soffocante, con gli organizzatori che programmano le partite nelle ore più torride della giornata. Il tutto per compiacere le esigenze televisive, mentre aumentano le lamentele di tecnici e giocatori. Ma la Fifa, ancora una volta, fa orecchie da mercante.

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I quotidiani non parlano d’altro. Ecco la situazione:

Enzo Maresca: «Quasi impossibile allenarsi qui» (De Telegraaf)

Il quotidiano olandese De Telegraaf riporta le preoccupazioni di Enzo Maresca, allenatore del Chelsea, il quale lamenta le difficoltà nel far allenare correttamente i suoi giocatori a causa delle temperature estreme.

“Una sconfitta contro i tunisini equivale a un’eliminazione prematura e umiliante nella fase a gironi del Mondiale.

[…] Martedì volevano finire un allenamento al Subaru Park di Filadelfia prima della partita, ma le temperature estremamente elevate hanno raggiunto i 37 gradi. L’allenatore del Chelsea Enzo Maresca ha dichiarato: «quasi impossibile». L’allenamento è stato poi abbreviato e completato nella parte ombreggiata del campo.

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